Gli ultimi chilometri della frazione con arrivo a Bagno di Romagna sono stati indubbiamente piuttosto animati. Il successo di tappa, infatti, se l’è aggiudicato un superbo Andrea Vendrame ma, a tenere banco a lungo, sono state le polemiche e le frizioni sviluppatesi prima in corsa e poi proseguite verbalmente a distanza tra George Bennett e Gianluca Brambilla.
Il portacolori della Trek-Segafredo, declassato nello sprint per il 3° posto con il neozelandese, non ha nascosto il suo fastidio per l’atteggiamento in gara del rivale della Jumbo-Visma, reo a suo avviso di non aver corso per puntare alla vittoria.
A tal proposito, dopo le accuse rivoltegli dal lecchese, non c’è voluto molto per avere la risposta di Bennett il quale ha esternato chiaramente il suo punto di vista sulla questione.
“Sapevo che non avrei vinto in volata, quindi dovevo giocarmela diversamente. Se fossi stato un corridore veloce avrei corso diversamente, tenendo chiusa la corsa e restando coperto in vista di uno sprint, ma peso 58 chili e cosa posso fare io nel momento in cui servono tutti quei watt? A che mi serviva lottare per restare assieme per una volata? In salita purtroppo c’era vento contrario e ci puoi provare quanto vuoi, ma tutti tornavano a ruota ad un certo punto, quindi non potevamo fare nulla” ha spiegato deciso il campione neozelandese il quale, poi, ha annunciato che quanto prima tornerà all’attacco.
“Andare in fuga e cercare di vincere le tappe non è quello che faccio normalmente, di solito corro in gruppo e mi gioco le mie carte nel finale. Forse mi serve un po’ di tempo per trovare il giusto approccio. Ora spero che nelle prossime tappe, con le grandi montagne, la corsa si decida più di gambe che con giochetti, tatticismi e strategie, quindi spero che saranno tappe più adatte a me”.