In cima allo Zoncolan Lorenzo Fortunato ha vinto per distacco la quattordicesima tappa del Giro d’Italia, partita da Cittadella e lunga 205 km. Il 25enne bolognese di Castel de’ Britti, concittadino di Alberto Tomba e portacolori della Eolo-Kometa, ha staccato a due chilometri e mezzo dalla vetta il russo Jan Tratnik, che insieme a lui era l’ultimo superstite del solito drappello andato in fuga nel primi chilometri della tappa.
Alle spalle dei fuggitivi il primo a muoversi tra gli uomini di classifica è stato a due chilometri dalla conclusione, per la prima volta in questo Giro, Simon Yates, ma la maglia rosa Egan Bernal prima lo ha seguito come un’ombra e poi, nel durissimo ultimo chilometro, lo ha piantato andando a prendersi il quarto posto di tappa (in mezzo c’era infatti un altro fuggitivo, Alessandro Covi), ma soprattutto aumentando ulteriormente il suo vantaggio nei confronti dei diretti avversari.
Tratnik è arrivato a 26 secondi da Fortunato, Covi a 59, Bernal a 1’43”, Bauke Mollema a 1’47”, Yates a 1’54”. Bravissimi Damiano Caruso e Giulio Ciccone, che sono arrivati a 39 secondi da Bernal, Romain Bardet, che finora in questo Giro non si è mai visto, ha perso un minuto dal colombiano, Aleksandr Vlasov 1’12”, Remco Evenepoel un minuto e mezzo, ancora più indietro Vincenzo Nibali, staccato di 12 minuti. In classifica generale Bernal comanda con 1’33” su Yates, 1’51” su Caruso, 1’57” su Vlasov. Ciccone è settimo a 3’03”, Evenepoel ottavo a 3’52”.
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