Tappa non difficilissima ma ancora mossa, la quindicesima del Giro d’Italia, da Grado a Gorizia di 147 km, che si conclude, tanto per cambiare, sotto il diluvio, con uno strappo durissimo a pochi chilometri dall’arrivo, e che viene vinta dal belga della Qhubeka-Assos Victor Campenaerts, che batte in una volata a due l’olandese della Alpecin-Fenix Oscar Riesebeek. I due sono stati i battistrada della solita mega fuga di giornata che il gruppo dei migliori ha lasciato andare.
Per Campenaerts, che è specialista delle cronometro e primatista dell’ora, è la prima vittoria in carriera alla corsa rosa.Terzo a 7 secondi si è piazzato Niklas Arndt davanti a Simone Consonni, Quinten Hermans, Dario Cataldo e Bauke Mollema. Il gruppo è rimasto staccato di circa un quarto d’ora e ovviamente Egan Bernal è sempre saldamente maglia rosa.
Domani sarà la volta della tappa con il maggior numero di metri di dislivello del Giro, oltre 5700, da Sacile a Cortina d’Ampezzo di 212 km, coi corridori che dovranno superare i passi Crosetta, Fedaia, Pordoi e GIau, il Pordoi è Cima Coppi a quota 2239 metri. Non c’è dubbio che su queste montagne, le ultime tre delle quali sopra i 2000 metri, si deciderà gran parte del successo finale, soprattutto perché la giornata è prevista terribile dal punto di vista del meteo.
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