Ewan, Belletti, Merlier, Groenewegen e infine pure Giacomo Nizzolo. Con il nome del brianzolo si allunga la lista degli sprinter ritirati al Giro d’Italia, corsa in cui appena due giorni fa il nativo di Milano era finalmente riuscito a sbloccarsi conquistando il primo successo dopo undici secondi posti in carriera.
Non essendoci però più tappe piatte in cui poter dire la sua, alla vigilia della 15ª frazione Nizzolo, in accordo con la sua squadra (la Qhubeka-Assos), ha optato per salutare la Corsa Rosa e dedicarsi, dopo un breve periodo di riposo, alla preparazione dei prossimi obiettivi stagionali.
“Tutti sanno quanto amo questa gara e cosa significa per me. Vincere finalmente una tappa qui è stato un sogno che si è avverato, e l’emozione al traguardo di Verona lo ha dimostrato. Farò tesoro di quel ricordo per il resto della mia vita” ha dichiarato il campione europeo classe 1989.
“Sono entrato in gara in buone condizioni, con buone gambe e concentrato sugli sprint delle tappe pianeggianti, ma ho faticato sulle salite dove ho davvero dovuto pagare un pedaggio molto alto. Quindi abbiamo deciso che sarebbe stato meglio per me fermarmi e recuperare in vista dei futuri appuntamenti”.