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Pepito Rossi lascia il calcio: gol, guai e odissea di un talento sfortunato

Grandi giocate e terribili infortuni, Pepito ha deciso di appendere le scarpe al chiodo a 36 anni: l'annuncio con un post su Instagram

Pubblicato:

Marco Festa

Marco Festa

Giornalista

Frequentatore di stadi ed esperto di calcio, ama agganciare e far domande a idoli e futuri campioni. Anzi, spesso precorre gli addetti ai lavori e li scova prima di loro

Giuseppe Rossi ha deciso di ritirarsi. L’attaccante italo-americano ha annunciato la sua decisione con un post su Instagram: a 36 anni è maturata la scelta di appendere le scarpe al chiodo.

Cala il sipario sulla carriera di un grande talento tormentato da gravi infortuni contro i quali ha lottato sempre con grande tenacia e feroce determinazione, non indugiando a rimettersi in gioco più volte, con personalità e amore per la propria professione, quando tutti lo davano ormai per finito.

Rossi e l’addio al calcio: “Non ho mai smesso di sognare”

L’addio al calcio di Pepito Rossi è una dichiarazione d’amore al calcio:

“Mi ritiro da questo bellissimo gioco. È stato un viaggio indimenticabile. Dal correre in giardino da bambino con un pallone tra i piedi e avere mio padre come allenatore, al giocare al più alto livello di calcio possibile, negli stadi più belli che il calcio può offrire e giocare con e contro i migliori giocatori e club del mondo. I miei sogni si sono avverati, la mia vita si è realizzata”.

“Tutto quello che ho sempre voluto era essere il miglior giocatore che potevo essere. Ho dedicato ogni grammo di me, versato sangue, sudore e lacrime per questo gioco. Posso lasciare il calcio in pace, sapendo di aver fatto tutto il possibile per raggiungere i miei obiettivi. Il mio viaggio è stato unico. Tanti alti ma anche alcuni bassi. Quei momenti negativi (per lo più infortuni) non mi hanno mai limitato”.

“Il mio obiettivo era più forte di qualsiasi ostacolo che mi fosse di fronte. Non ho mai smesso di sognare quando cose che non potevo controllare si mettevano sulla mia strada. Amo così tanto il calcio che non avrei mai potuto arrendermi. Ecco perché sto scrivendo questo con il cuore pesante ma un grande sorriso sul volto: sono orgoglioso di ciò che ho realizzato”.

“Mi mancherà davvero il calcio ma so che è il momento di passare al prossimo capitolo”

ha aggiunto e concluso Rossi con un hashtag autoironico: #PepitoOut.

Rossi, tutti gli infortuni che gli hanno tarpato le ali

Chissà quanto ancora più grande ed esaltante se la sfortuna non avesse iniziato a bersagliarlo dal 26 ottobre 2011 quando, nel corso di Real Madrid-Villareal, la carriera di Rossi, gioiello del “sottomarino giallo”, è per sempre cambiata. Rottura del legamento crociato del ginocchio destro: 557 giorni di stop forzato prima di tornare a giocare con la maglia della Fiorentina con cui ha scritto pagine memorabili come quella del 20 ottobre 2013: da 0-2 a 4-2 in Serie A contro la Juve grazie a una sua pazzesca tripletta.

Un dramma sportivo nel momento in cui la rottura del menisco esterno e allo stiramento del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, che lo aveva tenuto lontano dei campi per poco più di un mese nel 2007, sembrava ormai passata.

Maledetto ginocchio destro, l’articolazione che è tornata a dargli seri problemi nel gennaio 2014: in seguito a un contrasto con Rinaudo del Livorno, un nuovo crack gli costò 4 mesi da spettatore forzato seguita, otto mesi più tardi, da un’altra operazione in artroscopia che lo costrinse a rientrare non prima dell’agosto 2015.

Quando il peggio sembrava passato ha ceduto l’altro ginocchio. Al Celta Vigo, nell’aprile 2017, nel corso del match contro l’Eibar a saltare fu l’altro legamento crociato anteriore, quello del ginocchio sinistro. Sei mesi fuori, svincolato.

Il Golden Boy ex Parma e Manchester United con trascorsi anche al Newcastle, al Levante e al Salt Lake, nei suoi Stati Uniti ripartì da una parentesi al Genoa e ha provato a rilanciarsi per due volte con la Spal.

Rossi, un americano fieramente azzurro: il rimpianto con l’Italia

Rossi ha totalizzato anche 30 presenze e 7 gol con la maglia dell’Italia: l’unico rammarico è non aver disputato però né EuropeiMondiali. Umiltà, classe, spirito di sacrificio non si possono quantificare ma Giuseppe Rossi ne ha avuti da vendere. Un esempio il ragazzo del New Jersey fiero delle sue radici italiane. Il bilancio finale è di 363 partite, 132 gol (uno ogni 179 minuti), 41 assist e 22.494 minuti giocati.

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