L’Arsenal giovedì sera si è qualificato ai quarti di finale di Europa League a spese del Milan, ma a campeggiare sulle prime pagine dei giornali sportivi inglesi non è tanto il risultato della squadra di Arsene Wenger quanto il clamoroso tuffo di Danny Welbeck al 39′ della partita dei rossoneri, sul risultato di 1-0 per il Diavolo.
La scorrettezza dell’attaccante inglese, che ha portato al rigore e all’1-1 dei Gunners (che nella ripresa si sono poi imposti per 3-1) è messa in evidenza con tanto di foto su tutti i principali tabloid, tra cui il Mirror e il Daily Express, che gli dedicano aspri titoli e articoli di critica. Anche su Wikipedia il giocatore diventa per alcuni minuti “un amante della danza con il miglior tuffo mai eseguito prima”. Sotto accusa l’arbitro svedese Eriksson e il suo assistente Andreas Ekberg: e c’è chi chiede a gran voce l’introduzione del Var anche in ambito europeo, a cui per ora l’Uefa è cocciutamente contraria.
Gennaro Gattuso dopo la partita ha preferito soprassedere: “Rigore? Sulla prestazione dell’arbitro non parlo. A volte sbagliano i giocatori, a volte sbagliano anche gli arbitri. Non se ne parla perché non si va a caccia di alibi”.
Molto meno sportivo Arsene Wenger: “Non so se è rigore, non l’ho rivisto. Volete accusarlo di essersi tuffato? Non lo so, ma a parte quello ha giocato in maniera convincente. Se si fosse tuffato? Ha fatto bene”, sono le parole dell’allenatore francese.
Chi non l’ha proprio mandata giù è stato Calhanoglu, autore della rete del vantaggio del Milan: “L’arbitro è stato il migliore in campo, non lo dimenticherò mai – ha detto il turco a Milan Tv – Rodriguez non l’ha toccato. All’andata io non mi sono lasciato andare, un episodio del genere cambia la partita. Ci teniamo comunque la prestazione, abbiamo anche dimostrato una bella reazione dopo il loro gol del pareggio”.
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