Sesta finale di Conference nelle ultime otto stagioni per Golden State, che chiude al Chase Center sul 4-2 la serie contro i Memphis Grizzlies e aspetta la vincente di gara-7 tra Phoenix Suns e Dallas Mavericks.
Gli Orsi sono riusciti a stare agganciati ai più navigati avversari per tre quarti di partita, cedendo nel finale sotto i colpi di Steph Curry, autore di 29 punti, sette rimbalzi, cinque assist e delle due triple decisive per scalare il solco, e soprattutto Klay Thompson, autore di 30 punti e otto rimbalzi. Warriors dominanti anche a rimbalzo, mentre Memphis, ancora priva di Morant, ha 30 punti da Dillon Brooks e 25 da Desmond Bane, ma esce a testa alta al termine di una stagione di altissimo livello.
Niente pass per la finale, invece, almeno per il momento, per i campioni in carica di Milwaukwee, che cedono in casa contro i Celtics ed ora rischiano grosso dovendo andare a giocarsi a TD Garden il diritto a sfidare i Miami Heat nella finale della Eastern Conference.
In una nottata nella quale è stata sfiorata la tragedia a causa di una sparatoria avvenuta non lontano dal Fiserv Forum nella quale tre persone sono state raggiunte da colpi d’arma da fuoco (due delle quali ricoverate in ospedale in gravi condizioni), scatenando il panico all’uscita dall’arena dei Bucks con tifosi in fuga terrorizzati, i Bucks si sono dovuti arrendere alla vena di un Jayson Tatum ingiocabile, autore alla fine di 46 punti, 9 rimbalzi e quattro assist.
Padroni di casa sempre sotto, già a -14 all’intervallo, Antetokounmpo non è da meno di Tatum con 44 punti e 20 rimbalzi, ma la differenza è che mentre in casa Celtics ha funzionato anche il contorno, con i 22 punti di Jaylen Brown e i 21 di Marcus Smart, coach Budenholzer ha poco o nulla dal resto della squadra, con Jrue Holiday che si ferma a 17 punti. Per sperare di continuare a difendere il titolo i Bucks dovranno vincere per la terza volta in Massachussets.