Il 25enne Guido Migliozzi racconta alla Gazzetta dello Sport il colpo che ha sigillato la terza vittoria in carriera, l'Open di Francia (e un premio di mezzo milione di euro): "La palla era a 180 metri dalla buca e abbiamo avuto il tempo di riflettere su come procedere col mio caddle Alberto Calvo. C'era vento a raffiche, ogni attimo cambiava: ero indeciso. Siccome sono una testa calda, ho scelto la strategia meno conservativa: un fade con effetto da sinistra e destra. Quasi imbucavo! Poi ho fatto birdie, il nono nella giornata, e quel colpo è stato decisivo ai fini della vittoria finale. Sono partito in svantaggio e ho rimontato buca dopo buca: alla 15^ ero in testa, alla 18^ ho di fatto chiuso i conti".
E' stata incoscienza?: "Certi colpi vengono quando il gioco lo consente. Sono del parere che uno possa fare di tutto a golf, ma quando le corde hanno la giusta 'accordatura'".
Il vicentino ha ricevuto i complimenti di Luke Donald, che guiderà l'Europa alla Ryder Cup: "I complimenti fanno piacere, i suoi, quelli dei due vice-capitani, di Francesco Molinari.. La Ryder? Un anno fa mi sono giocato la partecipazione facendo male nelle due ultime gare, adesso sogno Roma nel 2023".