Gonzalo Higuain è la grande incognita del Milan in questo 2019 appena cominciato, e chiuso con il corroborante gol alla Spal a terminare (nelle speranze dell’ambiente rossonero) il periodo nero del Pipita, tra settimane e settimane senza segnare, un livello di forma approssimativo, un ruolo nella manovra della squadra assolutamente da migliorare e un nervosismo evidente (basta vedere la partita contro la Juventus e la sua clamorosa espulsione, che tante polemiche scatenò nelle successive settimane).
L’attaccante argentino continua ad essere una figura assolutamente centrale nei piani del Milan, che ha bisogno del suo definitivo riscatto non solo per motivi sportivi ma anche economici.
Higuain è infatti già costato al Milan quasi 50 milioni di euro da quando è sbarcato in via Aldo Rossi: per il suo prestito la società ha investito in estate 18 milioni di euro – poco meno di 36 lordi – e finora circa cinque (10 lordi) di stipendio, se contiamo anche il mese di gennaio. Insomma: per averlo avuto da fine agosto all’inizio dell’anno nuovo, Higuain ha già rappresentato un investimento molto importante per un club che deve tenere d’occhio i propri conti con grandissima attenzione. E le cifre si alzerebbero ulteriormente in caso di permanenza fino a giugno e successivo addio al rossonero: i quasi venti milioni di ingaggio complessivo sfonderebbero il muro dei 50 milioni di spesa complessiva da parte dei rossoneri per l’operazione Higuain (a quel punto realmente fallimentare).
La speranza del Milan è quindi anche una necessità a fini di bilancio: vedere un Higuain di nuovo decisivo, riscattarne il cartellino e far fruttare un investimento che non può che diventare un successo in campo e fuori. Il Diavolo rischia, altrimenti, di pagare un conto ben più salato di quello che le già altissime cifre fanno immaginare.
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