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"Il calcio che vorrei": Pirlo si diploma e svela i suoi modelli

Il neo-allenatore della Juventus ha ottenuto il patentino Uefa Pro spiegando la propria filosofia calcistica a pochi giorni dal debutto in A come tecnico.

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Una delle domande più interessanti in vista del campionato di Serie A che sta per iniziare riguarda la filosofia calcistica di Andrea Pirlo, fatalmente avvolta nel mistero dal momento che l’ex regista di Milan e Juventus è all’esordio assoluto da allenatore.

Andrea Agnelli gli ha affidato le chiavi della squadra bianconera dopo la stagione di interregno firmata Maurizio Sarri e in attesa di vedere sul campo che Juve sta nascendo qualcosa di più si può capire dalla tesi con cui Pirlo ha ottenuto il diploma Uefa Pro, quello che autorizza ad allenare anche in Serie A senza dover ricorrere a deroghe. La qualifica UEFA Pro è infatti la massima abilitazione riconosciuta a livello europeo per un tecnico e consente di poter guidare qualsiasi squadra, comprese quelle partecipanti ai campionati di Serie A e Serie B maschile.

Il titolo della tesi di Pirlo è già emblematico, “Il calcio che vorrei”, e la votazione fa capire che… l’allievo conosce eccome la materia: 107 su 110, (meglio di Pirlo solo l’ex compagno di Nazionale Thiago Motta, con 108).

Nelle sue 30 pagine di scritto il tecnico bianconero ha quindi provato a esprimere su carta il proprio calcio ideale. Al centro c’è il pallone e non poteva che essere così visto che il campione del mondo 2006 ha dimostrato di sapere usare molto bene lo strumento del calciatore…: “Dobbiamo tenerlo il più possibile quando attacchiamo, e avere una ferocia agonistica per riconquistarlo quando lo perdiamo” ha scritto Pirlo, sintetizzando così in poche parole il credo calcistico di chi punta sulla modernità, sull’attacco e sul pressing. Non a caso nomi come quelli di Johan Cruijff e del suo Barcellona, così come quello di Pep Guardiola, ma anche come quelli di Carlo Ancelotti e Antonio Conte, maestri di Pirlo al Milan e alla Juventus, ricorrono spesso nella “fatica” dell’ex centrocampista.

Insieme a Pirlo si sono diplomati allenatori anche altri nomi illustri della storia recente del calcio italiano, come Luca Toni, Mohamed Kallon, Morgan De Sanctis e Cristian Chivu, ma anche come Vincenzo Italiano, fresco di promozione in A alla guida dello Spezia.

Tra i diplomati anche tre donne, le ct della Nazionale maschile Under 15 e della Nazionale femminile Under 17 Patrizia Panico, Nazzarena Grilli e Manuela Tesse, che si vanno quindi ad affiancare alle altre tre signore già “patentate”, il commissario tecnico della Nazionale femminile Milena Bertolini, Carolina Morace e Elisabetta Bavagnoli. 
 

"Il calcio che vorrei": Pirlo si diploma e svela i suoi modelli Fonte: Getty Images

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