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Il lungo e sofferto addio di Gerd Muller, perso nella demenza

La moglie del campione tedesco racconta la malattia del marito, campione della Bundesliga afflitto da una grave forma di demenza e ricoverato

03-11-2020 09:59

La malinconia che coglie forte, alle prime frasi raccolte e pubblicate dalla Bild, cresce con l’aggiunta delle parole a cui ricorre Uschi Muller, moglie di Gerd, per mettere insieme la sua vita quotidiana. Una esistenza al massimo, la sua, segnata dall’incontro con la malattia, quella demenza che lo tiene aggrappato alla vita ma che gli ha negato a 75 anni tanto, forse troppo.

Le condizioni di salute di Gerd Muller

“Non mangia praticamente nulla, riesce solo a deglutire”, afferma Uschi, che dal 1967 è la moglie di Muller. Questa la situazione che descrive alla Bild: Gerd, da cinque anni, vive in una residenza sanitaria. “Sta sdraiato a letto quasi 24 ore al giorno. Raramente ha momenti di veglia, è così bello quando apre gli occhi, anche se solo per pochi minuti. Attraverso il battito di ciglia può rispondere di sì o di no alle domande che gli facciamo. A volte guardiamo insieme la televisione, anche se lui non recepisce”.

Con l’avvento del Covid, anche queste fragili abitudini sono state scardinate e corrette per tutelare Muller e gli ospiti della residenza: “Solo un anno fa era tutto diverso. Riuscivo anche a portarlo in gelateria. Poi però è arrivato il coronavirus. Per tre mesi non l’ho potuto visitare e non potevo spiegargli il motivo”. In questi mesi però la situazione è peggiorata: “Gerd dorme verso la propria fine. Tiene gli occhi chiusi, assume solo cibo frullato. Mi dà la sensazione di essere calmo e sereno, non credo stia soffrendo. Sta dormendo verso l’aldilà. Spero solo che non possa riflettere sul suo destino e le sue condizioni attuali”.

Muller, il campione dei record

Un lento e sofferto addio per il campione del mondo nel 1974. L’uomo che, in nazionale, ha segnato 68 gol in 62 partite. Solo Klose, con 71 centri (ma in 137 partite) ha realizzato più gol di lui con la Germania. Con il Bayern ha invece vinto quattro campionati e tre Coppe dei Campioni. Per 32 anni è stato il miglior marcatore della storia dei mondiali con 14 centri, record che gli hanno portato via il brasiliano Ronaldo prima e lo stesso Klose poi. In Bundesliga ha segnato 365 gol in 427 partite (tutti con il Bayern), ed è così il miglior marcatore di sempre del campionato tedesco (al secondo posto Fischer con 268 centri, al terzo Lewandowski con 246).

In Germania, nessuno ha vinto la classifica cannonieri con la sua frequenza (7 volte) ed è lui anche il miglior marcatore in un singolo campionato (segnò 40 reti nel 1972). Il “Bomber der Nation”, il migliore di sempre fra i tedeschi adesso affronta la demenza e la solitudine, a causa della pandemia, in attesa di un segno.

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