Il Sei Nazioni resterà tale. Almeno per il momento. O quantomeno non ci sarà l’ingresso del Sud Africa.
A spegnere la voce che circola ciclicamente all’interno del mondo del rugby è stato Ben Morel, CEO del board del 6 Nations, le cui parole sono state riportate dal sito ‘Planet Rugby’:
“Al momento il Sud Africa è impegnato nel Rugby Championship, mentre il nostro focus è incentrato sui match di Luglio e Novembre. Non è in vista l’ingresso del Sud Aftrica nel Sei Nazioni”.
Come dire, l’ipotesi non è stata scartata, ma non è neppure imminente, anche perché dopo la Coppa del Mondo 2023 il progetto dei vertici mondiali della palla ovale sarebbe quello di stravolgere il calendario dlele gare con l’inserimento di una competizione che includa i test estivi e quelli invernali, più che una rivisitazione dei tornei già in essere.
Morel ha poi aggiunto come variare la storica formula del torneo sia ritenuta una pista da seguire con cautela: “Il Sei Nazioni ha aggiunto e tolto squadre in pochissime occasioni nell’arco dei sui 140 anni di storia, quindi è un qualcosa che andrebbe fatta con grande cautela”.