Domenica a Pesaro l’Olimpia Milano ha bissato il successo dello scorso anno, trionfando nella finale della Coppa Italia battendo Tortona che in semifinale aveva eliminato i campioni d’Italia della Virtus Bologna.
Per Milano si tratta dell’ottava Coppa Italia della sua storia, per coach Messina addirittura della nona della sua carriera. Proprio il coach delle Scarpette Rosse, racconta le emozioni per il successo della sua nona Coppa Italia.
“Ha un significato enorme, sono molto contento. Colleghi molto bravi non sono riusciti a giocare una finale in tutta la carriera. Io, grazie alle squadre che ho allenato, ho avuto la possibilità di vincerne molte e, col tempo che passa, ognuna potrebbe essere l’ultima e acquisisce ancora più importanza. Per chi ha grandi obbiettivi, perdere la Coppa riempie la testa di dubbi. Vincere dà alla squadra fiducia e la serenità per provare ad elevare ulteriormente la qualità del gioco”.
Il primo successo in Coppa Italia è datato 15 febbraio 1990 contro Roma…nonostante siano passati tanti anni Messina ha la solita grinta e voglia di allenare. “La parte più bella del mio lavoro è preparare un allenamento, correggere, arrabbiarsi, cambiare, stare coi giocatori, curare un particolare tecnico. “Non puoi mollare, neppure un pochino, se no devi smettere del tutto. Io alleno come ho sempre allenato e me la prendo come ai tempi dei cadetti alla Virtus”.
Infine due parole anche sull’intesa con Gianmarco Pozzecco. “Gli devo energia, idee, la capacità di contribuire in maniera decisiva a creare un clima positivo all’interno della squadra. Il mediatore di tutto questo è Mario Fioretti: il fatto che hanno trovato una bellissima coesione aiuta me e tutta la squadra”.