Il figlio Federico nel dare l’annuncio della morte di papà Ilario Castagner lo ha definito “il sorriso più bello del mondo del calcio”. Ed è così che i tifosi e gli addetti ai lavori ricordano il grande allenatore scomparso all’età di 82 anni proprio a Perugia città a cui era profondamente legato sia dal punto di vista sportivo che umano.
- Ilario Castagner: l’allenatore gentiluomo
- Ilario Castagner: il ricordo di colleghi e amici
- Il ricordo del web: Castagner, simbolo di un calcio che non c’è più
Ilario Castagner: l’allenatore gentiluomo
Non solo i tanti risultati sul campo, la figura di Ilario Castagner e il suo impatto sul mondo del calcio non possono essere semplicemente circoscritti al suo operato su una panchina. Il suo modo di fare, il suo sorriso e la sua gentilezza sono sempre state considerate come una rarità nel calcio italiano, una capacità di confronto che dalla panchina è arrivata anche al microfono visto che dopo la sua carriera da mister ha cominciato quella di “seconda voce” e di opinionista con Telemontecarlo, Mediaset Premium e con la Rai.
Ilario Castagner: il ricordo di colleghi e amici
Sui social la notizia della morte di Ilario Castagner è arrivata come un fulmine che ha colpito tutti. Tantissimi i ricordi arrivati da giornalisti e da colleghi come Francesco Ordine che scrive: “Tecnico preparato, persona di spessore, esponente di una generazione che affrontava il rapporto con i giornalisti attraverso il dialogo e non la polemica”. Mentre Massimo Caputi scrive: “Un signore, un gentiluomo, un amico. Un privilegio averti conosciuto e aver lavorato insieme”. Tra i ricordi più commossi c’è quello di Sandro Piccinini che con Castagner ha condiviso tante telecronache: “Ciao Ilario, avrai sempre un posto speciale nel mio cuore”.
Il ricordo del web: Castagner, simbolo di un calcio che non c’è più
Garbo, gentilezza ed onestà: sono queste le caratteristiche che emergono dal ricordo di Ilario Castagner. L’allenatore è stato un esempio in panchina ma anche con i suoi commenti tecnici come ricorda il giornalista Paolo Ziliani: “Ho avuto la fortuna di conoscerà dapprima quando allenò il Milan, poi quando arrivò a Mediaset come seconda voce nelle telecronache. L’inasta, la gentilezza, la simpatia, l’intelligenza e la preparazione fatta persona. Manchi già, Ilario”. Mentre Angelo Mangiante ne mette in evidenza il ruolo da pioniere: “Un gentleman. Avanti anni luce con il suo Perugia dei miracoli. Lo stile e l’educazione. Buon viaggio grande mister”.