L’operazione Wimbledon di Jannik Sinner è ufficialmente lanciata. Sull’erba più prestigiosa, quella dello Slam londinese, il numero 1 della classifica ATP deve ritrovarsi dopo le ultime battute a vuoto: la “mazzata” della sconfitta contro Carlos Alcaraz nella finale del Roland Garros, dopo aver sprecato tre matchpoint e un turno di servizio a favore con cui chiudere il match, e l’eliminazione già agli ottavi ad Halle per mano dello scatenato Aleksandr Bublik. In che condizioni si presenta il rosso di San Candido al torneo? È vero che delle cose lo hanno ferito in questo periodo? E come andrà a finire con la “pensione” di Darren Cahill? Domande a cui Simone Vagnozzi, uno dei due coach dell’altoatesino, ha dato risposte esaurienti.
- Sinner e il tifo contro di Parigi: "Non c'è rimasto male"
- Le aspettative su Wimbledon e il privilegio come Nole e Carlos
- Sinner, Cahill rimane? Ecco cosa fanno per convincerlo
Sinner e il tifo contro di Parigi: “Non c’è rimasto male”
Intervistato dalla Rai, Vagnozzi ha anzitutto fatto una precisazione sul tifo contro che avrebbe condizionato Sinner al Roland Garros. Tra quelli che ne hanno parlato, l’inviato Sky Angelo Mangiante che in un intervento radiofonico alla trasmissione ‘Tutti convocati’ aveva dichiarato: “Sono stato male per Sinner quando è venuto a fare l’intervista post partita e si è scusato per il ritardo dicendo che aveva pianto un quarto d’ora negli spogliatoi. Non si aspettava il tifo contro, è rimasto male anche per questo. Sta provando a dimenticare”. Per Vagnozzi “Jannik sta bene, credo che il tifo del pubblico del Roland Garros sia stato più di aiuto che un problema per lui. In fondo a Roma era toccato ad Alcaraz”.
Le aspettative su Wimbledon e il privilegio come Nole e Carlos
Quindi sulle aspettative per Wimbledon: “Jannik sta bene, si sta allenando duramente e contiamo di arrivare pronti per il primo turno. La delusione per la sconfitta di Parigi è inevitabile, ma la nostra stima in lui è aumentata dopo quel giorno. Ha lottato alla grande, in fondo si parla di una partita di tennis. Se guardiamo a cosa succede nel mondo, dobbiamo pensare che siamo dei privilegiati. Qui a Wimbledon abbiamo le case vicino ai campi, ci arriviamo a piedi in dieci minuti. Siamo qui da un paio di giorni, alterniamo sedute di palestra ad altre di tennis. Oggi per fortuna possiamo allenarci sul Centrale con Medvedev, un privilegio che credo concedano solo ad Alcaraz e Djokovic”.
Sinner, Cahill rimane? Ecco cosa fanno per convincerlo
E tra i privilegi che, scherzosamente, si possono associare a Sinner c’è anche quello di essere allenato da un top come Darren Cahill. Chissà se l’australiano chiuderà davvero la sua esperienza al termine di questa stagione. Di certo c’è che Vagnozzi e lo stesso Jannik stanno provando a fargli cambiare idea: “Se stiamo provando a convincere Cahill a restare anche l’anno prossimo? Certo, ogni giorno buttiamo lì una battutina, ma vedremo più avanti se funzionerà. Di sicuro l’intesa con Darren e tutto il gruppo è speciale e questa è una cosa molto importante. Spesso finiamo col passare insieme intere giornate”.