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In Argentina al via i Mondiali U20: ecco le stelline da tenere d’occhio

Il centrocampista del Brasile Andrey Santos e quello dell’Albiceleste Perrone i talenti più luminosi di un torneo in cui anche l’Italia può fare la sua parte con Baldanzi, Pafundi e Casadei

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

I Mondiali U20 sono stati il primo palcoscenico internazionale per le doti di bomber di Erling Haaland e hanno mostrato come Leo Messi fosse un talento fuori dal comune prima che la Pulce diventasse la stella del Barcellona di Guardiola: qui proviamo a elencare le stelline da tenere d’occhio nel torneo iridato al via domani in Argentina.

Mondiali U20: Perrone e Andrey Santos le stelline da seguire

Una volta i Mondiali U20 servivano per scoprire talenti, soprattutto sudamericani, da portare in Europa. Oggi molte di quelle promesse nel Vecchio Continente ci sono già arrivate: il caso di Maximo Perrone, argentino classe 2003 cresciuto nel Velez Sarsfield e passato lo scorso gennaio al Manchester City per 11 milioni di euro, cifra giustificata dalla qualità tecnica e dalla personalità di questo centrocampista che può fare il mediano o l’interno con la stessa qualità.

La Premier, invece, sarà l’approdo di Andrey Santos, brasiliano classe 2004 che il Chelsea ha preso per 13 milioni di euro e lasciato in prestito al Vasco da Gama, club con cui il ragazzo ha debuttato tra i senior all’età di 16 anni: tecnica, visione di gioco, abilità nel recupero palla e il vizio del gol, Andrey Santos è un talento purissimo, non a caso ha già debuttato nella Seleçao. Ma nel Brasile occhio anche alla coppia d’attacco formata da Marcos Leonardo, 20enne che vanta già 42 gol con la maglia del Santos, e al suo compagno Matheus Nascimiento, stella del Botafogo.

Mondiali U20: l’Argentina di Soulé e Romero

Ma tra i giocatori da seguire ai Mondiali U20 ci sono anche volti noti del nostro calcio. È il caso di Matias Soulé, trequartista lanciato quest’anno in serie A da Massimiliano Allegri e già convocato nella Selecciòn campione del mondo; il c.t. Scaloni s’è accorto anche di Luka Romero, altro numero 10 a cui però Maurizio Sarri ha concesso spazio col contagocce nella sua Lazio (appena 277’ in stagione): Romero rimane però un talento naturale, come racconta il record di giocatore più giovane nella Liga battuto nel giorno dell’esordio in prima squadra con la maglia del Mallorca.

Baldanzi e Pafundi le stelle dell’Italia U20

E l’Italia? Gli azzurrini partono in seconda fila rispetto alle potenze sudamericane, ma anche il c.t. Nunziata può contare su una buona dose di talento. A cominciare da quello di Tommaso Baldanzi, il trequartista mancino dell’Empoli autore di 4 gol nella sua prima stagione in serie A, oltre che di prestazioni che hanno fatto innamorare alcuni top club come Milan e Napoli. Ed il sinistro è anche l’arma preferita di Simone Pafundi, giovanissima promessa dell’Udinese (ha solo 17 anni): solo qualche ritaglio in campionato per lui (appena 77’), ma sulle sue qualità ha già scommesso il c.t. Roberto Mancini, che l’ha aggregato agli stage della Nazionale azzurra.

Infine attenzione in mediana a Cesare Casadei, cresciuto nell’Inter e passato al Chelsea per ben 15 milioni di euro a gennaio, prima di finire in prestito al Reading, in Championship: fisico e freddezza sotto rete per questo centrocampista box to box con una lunga esperienza nelle giovanili azzurre.

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