Tra le diverse sorprese nella lista dei convocati del commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini spicca il nome di Simone Pafundi, giovanissimo trequartista dell’Udinese.
Il giocatore classe 2006 avrà probabilmente una chance per mettersi in mostra durante le amichevoli degli Azzurri contro Albania e Austria, in programma il 16 e il 20 novembre.
- Simone Pafundi: le caratteristiche e i suoi idoli
- Simone Pafundi: la (ancora breve) carriera
- Pafundi, subito feeling con l'azzurro
Simone Pafundi: le caratteristiche e i suoi idoli
Il gioiello bianconero è originario di Monfalconi, Friuli, e ha firmato solo pochi mesi fa il suo contratto da professionista con l’Udinese, il club in cui è cresciuto calcisticamente.
Brevilineo (è alto un metro e 66), è un mancino dotato di grande fantasia e inventiva, con una spiccata capacità di saltare l’uomo e un grande controllo palla. Impiegato solitamente da trequartista, può giocare anche come esterno d’attacco. Si ispira a Messi e al compagno di squadra Deulofeu.
Simone Pafundi: la (ancora breve) carriera
Come con la Nazionale, Pafundi ha bruciato tutte le tappe, trovando subito posto nella Primavera dell’Udinese all’età di 15 anni. Nella seconda squadra dei bianconeri ha totalizzato nella scorsa stagione 6 gol in 18 presenze, giocando poco a causa di un infortunio che lo ha costretto a fermarsi per alcuni mesi.
Il suo esordio in Serie A è avvenuto il 22 maggio 2022 contro la Salernitana: detiene il record di primo 2006 del campionato italiano. In questa stagione, che non lo ha visto ancora scendere in campo in A, veste la maglia numero 80.
Pafundi, subito feeling con l’azzurro
Pafundi non è una completa novità per Roberto Mancini, che lo aveva già convocato nello stage di Coverciano del maggio scorso, strappando i complimenti del ct. Ha già giocato, e con successo, con l’Italia Under 17 di Bernardo Corradi: ad appena 14 anni ha brillato contro avversari più grandi nelle partite contro Kosovo, Finlandia e Grecia, segnando complessivamente 4 gol e realizzando 2 assist.
In caso debuttasse nella Nazionale maggiore in una delle prossime amichevoli, diventerebbe il più giovane esordiente dell’era Mancini, e il primo classe 2006 a giocare in Azzurro.