Ci sono espulsioni velocissime, che lasciano una squadra in dieci per più di metà gara. Ci sono espulsioni in sequenza, capaci di far giocare un team anche 8 contro 11. C’è poi il rosso di Andorra-Polonia , mai così rapido, mai così pesante per una Nazionale: dopo appena 20 secondi dal calcio d’inizio.
Nel penultimo match valido per la qualificazioni ai Mondiali, l’Andorra penultima in classifica nel girone I (davanti a San Marino) è incappata in un’espulsione al primo pallone toccato. La gomitata di Fernandez ai danni di Glik ha portato il direttore di gara, lo scozzese Beaton, ad estressare l’immediato rosso.
Risultato? Una goleada pronosticabile è divenuta tale sin dai primi minuti di gioco: vantaggio da parte della Polonia, che si gioca la qualificazione diretta ai Mondiali senza passare dai playoff (ma l’Inghilterra è avanti), con il solito Lewandowski al minuto 5 e raddoppio di Jozwiak al 12′.
Il commissario tecnico di Andorra, Alvarez, non ha operato alcun cambio dopo il rosso a Fernandez. Quest’ultimo era di fatto l’unica punta nel 5-4-1 e per questo motivo nessuna sostituzione è stata effettuata nella prima parte di gara post espulsione.
Il fallo di Fernandez su Glik è avvenuto dopo 10 secondi, l’espulsione dopo 20: il cartellino rosso ha portato tutta l’Andorra a protestare incredula e spiazzata per la velocità della cosa, tra gli applausi di una Polonia che ha giudicato il provvedimento giustissimo.
Per Andorra il girone I ha portato a sei punti, molto più del solito. Il motivo? La presenza di San Marino, la Nazionale con il ranking più basso al mondo, battuta 3-0 e 2-0 nelle due gare giocate.
Per il resto solamente sconfitte, come del resto ci si aspettava. Difficile però pronosticare un rosso dopo 20 secondi, per un fallo al 10”.