Dopo un’ora e 47 minuti di match, Jannik Sinner sconfigge il francese Adrian Mannarino (numero 64 nel ranking e “giustiziere” di Lorenzo Musetti nel precedente round) 7-6 6-4 nel terzo turno e vola agli ottavi di finale dei Masters 1000 di Indian Wells in cui, secondo quanto recita il tabellone, sfiderà il ben più esperto Stan Wawrinka, classe 1985 di Losanna (che ha prevalso su Holger Rune) con cui condivide il manager Lawrence Frankopan e che ha già battuto recentemente a Rotterdam in una gara senza storia.
- Indian Wells: Sinner ok contro Mannarino, ora Wawrinka
- Sinner vs Mannarino: gara "sporca", ma trionfo che serviva
- Sinner: "Wawrinka? Ci conosciamo e con lui ho vinto a Rotterdam, ma..."
Indian Wells: Sinner ok contro Mannarino, ora Wawrinka
Una partita, quella sul cemento californiano, caratterizzata dal vento, dal sole accecante e… dai problemi respiratori di Jannik, in preda al raffreddore. Una gara certamente non spettacolare, in cui entrambi i tennisti hanno sbagliato molto, in alternanza senza quasi mai giocarsi palle break. Ma al numero 1 italiano serve come il pane vincere anche confronti come questi e fare quel proverbiale step in più.
Sinner vs Mannarino: gara “sporca”, ma trionfo che serviva
Il primo set è emblematico: un errore di valutazione per parte. Il francese ne commette uno in più e Jannik si aggiudica il parziale ai vantaggi. Nel secondo, la svolta arriva al nono game in cui, finalmente, uno dei due contendenti guadagna la prima palla game della partita. Ovviamente è Sinner, che con uno smash finale in contropiede chiude 6-4 il set e la partita.
Sinner: “Wawrinka? Ci conosciamo e con lui ho vinto a Rotterdam, ma…”
A fine gara, Sinner ha spiegato:
“Adrian è stato un avversario molto insidioso. Nessuno dei due ha giocato al meglio delle proprie potenzialità. Le condizioni ambientali erano molto complicate, con vento e sole. Sono felice perché in questo match era necessaria tanta pazienza e io l’ho avuta. Wawrinka? E’ vero, io e lui ci conosciamo bene, abbiamo giocato spesso e ci siamo anche allenati qui in California. Mi aspetto una partita particolarmente impegnativa, differente da quella di Rotterdam, in cui dovrò necessariamente alzare il livello di gioco. Stan ha ritrovato fiducia e qui gioca bene, le condizioni gli piacciono, sono le sue… Io, invece, devo recuperare”.