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Inter, continua il caos ultrà: Digos al lavoro, interviene il Governo

Dopo l'uccisione di Vittorio Boiocchi, i tifosi presenti in Curva Nord sono stati costretti a lasciare San Siro durante la gara con la Sampdoria. È partita l'inchiesta.

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La serata di sabato per l’Inter si è conclusa con la quarta vittoria consecutiva in campionato grazie a un netto 3-0 nei confronti della Sampdoria. Ma a tenere banco è quanto accaduto fuori dal campo, ovvero sugli spalti di San Siro. Dato che i tifosi presenti in Curva Nord hanno abbandonato lo stadio durante la partita, per ordine dei capi ultrà, dopo l’uccisione di Vittorio Boiocchi.

La morte del capo ultrà

Qualche ora prima della gara di campionato fra Inter e Sampdoria, è stato infatti freddato sotto casa lo storico capo ultrà nerazzurro, pluripregiudicato, uscito dal carcere dopo 26 anni nel 2018. Da quel momento era tornato a comandare i sostenitori della Curva Nord fino appunto a sabato sera.

Alla fine del primo tempo, si è verificata la ritirata dallo stadio da parte dei tifosi presenti sugli spalti del Secondo Anello Verde. Non solo gli ultrà, ma anche i normali sostenitori dell’Inter che sono stati costretti ad abbandonare San Siro per ordine proprio dei capi del tifo organizzato nerazzurro.

Digos già al lavoro

Come riporta Il Corriere della Sera, gli investigatori della Digos di Milano si sono già messi al lavoro. Stanno infatti controllando i filmati delle telecamere dello stadio Giuseppe Meazza per ricostruire e capire quanto successo prima del secondo tempo della partita fra Inter e Sampdoria, con la ritirata della Curva Nord.

Non ci sono per il momento denunce o esposti, ma intanto l’inchiesta conoscitiva è partita. Come raccontato da qualche tifoso nerazzurro, una decina di persone ha fatto sgomberare un intero settore dello stadio con urla, minacce e spintoni. Centinaia, migliaia di persone costrette a forza a uscire da San Siro.

L’intervento del Governo

Il nuovo Governo è già pronto a intervenire sulla vicenda. Infatti, Andrea Abodi, da poco Ministro dello Sport ha commentato così su Twitter: “Mi sono informato. Quello che è successo è inaccettabile, non è tollerabile. Sono certo che saranno presi immediati provvedimenti. Non solo parole!”.

Perché come testimoniato da alcuni tifosi al Corriere c’è “gente che si è fatta ore e ore di auto o treno costretta contro la propria volontà a uscire dallo stadio”. Veri tifosi mandati via, dopo che “avevano pagato un biglietto, per rispetto nei confronti di un regolamento di conti tra criminali“.

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