La grande attesa. Dopo il derby della Capitale, tocca al derby d’Italia. Domani sera vanno in scena Inter e Juventus per una gara molto attesa da tutti. I bianconeri vanno a caccia di punti per continuare a scalare la classifica, l’Inter per cercare di continuare l’inseguimento ai cugini rossoneri. Una gara dalle mille sfaccettature che potrebbe decidere molto del campionato.
La rivalità storica
Quella tra Inter e Juventus è una rivalità storica, due grandi squadre del calcio italiano che si sono sempre sfidate per obiettivi importanti. Ma nel corso degli anni la rivalità è diventata sempre più accesa, in particolare dopo Calciopoli le cose sono andate progressivamente peggiorando e in anticipazione del match comincia un pre-partita fatto di ricordi, ma anche di sfottò e di polemiche.
La partita sui social
Da una parte e dall’altra il derby d’Italia è già cominciato. Sui social si percepisce la grande attesa per la partita. A cominciare da Paolo che scrive: “Miglior attacco contro migliore difesa. Nessuno dei due è perfetto a centrocampo (come nessuno in Italia), sarà importante per la Juve fare più gioco di loro (come credo comunque succederà) ma essere bravi a sfruttare le occasioni”.
C’è chi non ha grande fiducia nelle doti di Pirlo e punta tutto sulle individualità bianconera: “La Juve – scrive Mario – in questa stagione può contare solo sull’individualità dei suoi giocatori per vincere le partite perché tatticamente non ha nulla da dimostrare visto che gioca senza allenatore”. Ma la battaglia si sposta oltre il rettangolo di gioco diventando odio sportivo: “Il mio Inter-Juve non ha più nulla a che vedere con lo sport. Dal 2006 è odio distillato. Contro la protervia ipocrita di un mondo immorale nascosto dietro la maschera di un perbenismo accattone”.
E anche sul fronte nerazzurro c’è chi si prepara alla partita come una sorta di confronto ideologico: “Inter-Juve non è solo una partita tra due sfidanti al titolo. E’ la sfida tra chi prova a vincere combattendo e chi barando, tra sognatori e e prepotenti, tra calciatori e tuffatori, tra chi legge i giornali e chi compra i giornalisti, tra chi ha reputazione di serie A e chi di serie B”.