Altro che derby, Cardinale lancia la frecciata e Beppe Marotta mette a segno l’affondo. Dal calcio alla scherma a suon di parole, Inter e Milan se le danno di santa ragione. I protagonisti non sono i calciatori ma i dirigenti in una battaglia verbale destinata a far discutere ancora a lungo.
Le parole di Cardinale
A dare inizio a questo scontro a distanza, molta distanza a dire il vero, è stato il proprietario del Milan e del fondo RedBird Gerry Cardinale che nel corso di un intervento alla Harvard Business School ha provato a spiegare il piano strategico del club rossonero facendo però riferimento ai cugini interisti: “Non vogliamo vincere lo scudetto come ha fatto l’Inter che poi l’anno dopo ha dichiarato bancarotta”. Il numero uno del club rossonero ha parlato di una volontà di vincere in maniera intelligente, forse la sua non era neanche una frecciata tanto voluta a cugini ma ha alzato un polverone.
La replica di Marotta
Le parole di Cardinale non sono andate giù a Beppe Marotta che prima della sfida con il Como si lancia all’attacco e lo fa senza mezzi termini: “Quelle di Cardinale sono affermazioni inopportune, fuori luogo e irrispettose per il prestigio del nostro club. Cardinale ha fatto anche confusione, Zhang è stato affiancato da Oaktree già due anni fa e noi abbiamo tracciato delle linea guida rispondendo a licenze nazionali e al fair play finanziario, passando da una perdita di 246 milioni a una perdita di 47 milioni, vincendo nel frattempo Supercoppa, e scudetto, quello della seconda stella. E aggiungo che a Milano c’è una sola squadra che ne ha due”.
Inter-Milan: caos sui social
I tifosi dell’Inter rispondono con entusiasmo alle dichiarazioni del presidente e sui social si scatena subito un vero e proprio derby con i fan rossoneri che vanno all’attacco: “Ormai ogni commento fatto da Marotta o altri tesserati dell’Inter sono racconti di fantascienza che purtroppo hanno valore solo in una nazione come l’Italia. Se in Procura ci fosse stato Gratteri al posto di Viola, l’Inter sarebbe in Lega Pro”. Ma gli interisti non sono da meno nell’accendere la polemica: “Da Cardinale a Don Abbondio è un attimo”, commenta un tifoso. E ancora: “Umiliato come previsto, d’altronde non era difficile”.