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Meglio Ronaldo "fenomeno" o CR7? Il commento impietoso di Moratti

L'ex presidente nerazzurro ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli ha parlato a tutto tondo dell'attuale Serie A, facendo il nome di quello che sarebbe il suo giocatore ideale per quella che sarà sempre la sua squadra del cuore.

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L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, parlando del campionato di Serie A appena cominciato in tutte le sue sfaccettature. E l’ex patron nerazzurro è partito dalla Roma del suo allenatore del triplete, Josè Mourinho: “Seguo il campionato con grande attenzione, Mourinho ha ravvivato il campionato, è partito molto bene. La Serie A ha una squadra in più, la Roma, che punterà allo scudetto. Uno come Mourinho non punta al terzo posto. Josè non lo dirà mai, ma è lì”.

Poi si passa all’analisi dell’attuale rosa nerazzurra e del nuovo allenatore Simone Inzaghi: “Con pazienza e intelligenza ha trovato calciatori funzionali al bel gioco che stiamo vedendo. L’abbraccio con Correa lo testimonia”. Inevitabile, vista la radio alla quale ha parlato, una domanda sul Napoli, dato che i partenopei hanno anch’essi un ex tecnico dell’Inter: “Spalletti è molto bravo e il Napoli ha calciatori di classe, Insigne su tutti. Credo che gli azzurri potranno combattere per il titolo. Il campionato sarà divertente, bello ed emozionante”.

A proposito di Lorenzo Insigne: è lui l’attuale sogno proibito di un romantico del calcio come Moratti: “Sì, mi farebbe piacere vederlo con la maglia dell’Inter. Lo avrei voluto, avrebbe fatto bene e ne sono certo. Lorenzo è uno bravo davvero”. Per quanto riguarda l’azionariato popolare di Interaspac, Moratti si esprime così: “Non so se si potrà arrivare alla gestione, ma credo che il futuro dell’Inter si baserà sulla passione. E il movimento di azionariato popolare è passione. Si andrà per step, al momento è già importante essere presenti. Io? No, ho fatto il mio tempo…”

Infine, il paragone tra i due Ronaldo, quello “vero” per quanto riguarda i tabellini delle partite e gli albi d’oro, cioè il Fenomeno, che ha militato nell’Inter dal 1997 al 2002, e Cristiano Ronaldo, che quasi sempre viene chiamato impropriamente solo Ronaldo e quasi mai Cristiano, il che lo distinguerebbe dal brasiliano anche dal punto di vista nominale: “In Italia abbiamo visto Ronaldo e Cristiano Ronaldo. Sono calciatori diversi ma Ronaldo è tra i 4-5 più forti della storia del calcio. CR7 si è costruito, ha merito, ha fatto bene, ma non ha il talento di Ronaldo. Il brasiliano era un vero privilegio”.

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