Tre mesi di stop del calcio e una sola partita giocata ma in casa Inter è già tempo di processi. L’eliminazione dei nerazzurri dalla Coppa Italia ha avuto un effetto immediato sui tifosi che hanno manifestato tutta la loro delusione.
La squadra di Antonio Conte ha giocato una gara molto convincente a Napoli, per alcuni una delle migliori dell’ultima stagione ma alla fine il pareggio per 1-1 l’ha costretta a lasciare la competizione e per i sostenitori nerazzurri è cominciato immediatamente il processo all’allenatore.
Il confronto Conte-Spalletti
Immediato è cominciato il confronto con le passate gestioni tecniche, in particolare con quella di Luciano Spalletti: “12 milioni l’anno, 250 milioni di mercato per fare la stessa stagione di Spalletti”, si legge in un commento. Con Nacka che invece punta sull’ironia per sostenere che tra i due allenatori non ci sia tanta differenza: “Conte è uno Spalletti che non ha accettato la calvizie”.
Sono in tanti i tifosi che sostengono che l’andamento dei nerazzurri, soprattutto contro le grandi squadre, non sia soddisfacente: “L’Inter con Spalletti e Icardi, senza spendere l’ira di Dio sarebbe arrivata in finale e sarebbe stata in lotta per lo scudetto”. E ancora come Stefano: “Mi rivolgo agli interisti che si arrabbiano quando si parla di stagione deludente: se ad agosto vi avessero detto che con Conte e gli acquisti fatti, avreste rifatto la stagione di Spalletti, quale sarebbe stata la vostra reazione? Ecco credo sia lo stesso pensiero di Zhang”.
I difensori di Conte
Ma sui social c’è chi difende il lavoro del tecnico e chiede pazienza: “Klopp il primo anno arriva ottavo, nei due successivi quarto. Certo Conte non è da lungo termine, ma è innegabile – sostiene Ways – che si sono poste le basi per fare qualcosa in più del lavoro di Spalletti. Chi sparla, dovrà guardare il Duomo colorato di nerazzurro a breve. Abbiamo creato tutto: società, allenatore, squadra e proprietà. In alcuni ruoli chiave siamo ancora deficitari ma colmeremo anche quelli, così vinceremo e andremo a festeggiare sotto le case di cura neuropsichiatria da dove twittano i milanisti”.
E molti tifosi mettono sotto accusa anche il mondo dei media colpevoli a loro dire di alimentare una campagna contro la formazione nerazzurra e il tecnico: “Per l’Inter è il momento di prendere provvedimenti, bisogna farsi sentire”.