L’Inter ha messo a segno a Verona una vittoria per 3-1 che si è concretizzata nel finale grazie all’ultimo arrivato, l’argentino Joaquin Correa, autore di una doppietta. Ma la partita è stata molto sofferta, tanto che i nerazzurri hanno chiuso il primo tempo in svantaggio per colpa di un errore del loro portierone e capitano, Samir Handanovic, che con un disimpegno errato su Brozovic ha dato il via gol del vantaggio dell’Hellas di Ilic.
La Gazzetta dello Sport stamattina fa un’analisi spietata ma giusta del rendimento del 37enne estremo difensore sloveno: a partire dallo scorso campionato è il calciatore di Serie A che ha commesso più errori, quattro, che hanno portato a segnare le squadre avversarie. Questi gol subiti non sono stati sempre decisivi per il risultato, come infatti non lo è stato nemmeno quello del Bentegodi, ma influiscono sulla tenuta della difesa e sul morale dello stesso Samir.
Handanovic è un tipo di poche parole, ma all’interno dello spogliatoio è estremamente carismatico e anche per questo due anni e mezzo fa la dirigenza decise prima di degradare Mauro Icardi da capitano in favore di Samir e poi di cacciarlo. Ma il peso degli anni comincia evidentemente a farsi sentire anche per un grandissimo portiere come lo sloveno e l’Inter, dato che il portiere è in scadenza di contratto nel 2022, ha già cominciato a guardarsi intorno per assicurarsi un portiere che possa rimpiazzarlo. Il nome che fa la rosea è quello di André Onana, 25enne camerunese dell’Ajax, anch’egli in scadenza l’anno prossimo e offerto ai nerazzurri dagli stessi Lancieri di Amsterdam.
Marotta e Ausilio potrebbero pensarci a breve, visto che da febbraio è possibile mettere sotto contratto i giocatori in scadenza. Ma al momento il nome di Onana, sempre secondo la Gazzetta, è solo uno dei tanti sul taccuino dell’Inter, che del resto ha in rosa un elemento valido e giovane come Radu e uno più esperto come Cordaz, con Brazao (classe 2000) che si è rotto il crociato e un Filip Stankovic che è al Volendam in prestito, mentre piacciono sempre Cragno e Meret. Il dopo Handanovic, per i campioni d’Italia, è di fatto già iniziato.