‘Dale Campeon’. La festa è già iniziata e anche Inzaghi salta con i tifosi. L’Inter è inarrestabile, batte i granata per 2-0 e fa esplodere la gioia del Meazza. Mentre il tecnico viene “annaffiato” in campo dai giocatori, l’uomo del match è Calhanoglu che, con una doppietta e il rigore ‘sottratto’ a Lautaro, si è preso la copertina nel giorno più bello. Ecco le parole dei protagonisti al termine della gara.
- Inter, Calhanoglu: "Lautaro mi ha detto di calciare il rigore"
- Marotta e il mercato creativo
- Inzaghi lascia i riflettori al vice-Farris
- Inter, Carlos Augusto vuol tatuarsi la seconda stella
Inter, Calhanoglu: “Lautaro mi ha detto di calciare il rigore”
Al termine della gara, Calhanoglu è stato intercettato dai microfoni di DAZN. Tanta gioia e una punzecchiatura soft al Milan dopo anni di frecciate e polemiche: “E’ meraviglioso giocare dinanzi a uno stadio così pieno e ad un pubblico del genere. Il trucco per segnare su rigore è il tanto lavoro e la concentrazione massima; il rigore volevo farlo tirare a Lautaro. Volevo vederlo al top della classifica cannonieri ma lui mi ha detto di no e mi ha chiesto di tirarlo. La rivincita con i rossoneri per me non conta, oggi voglio solo divertirmi. Voglio essere sereno, dobbiamo giocare ancora. Non farò casino sul pullman scoperto, non voglio fare quello che è stato fatto a me in passato. Le dirette social sono diventate per me un punto di ritrovo per tantissimi tifosi, mi diverto anche così. Per me l’Inter è tutto e viene prima di tutto. Grazie a loro ho innalzato il mio valore”
Marotta e il mercato creativo
Giornata di gloria anche per Beppe Marotta che non si sbilancia però sul mercato, dando solo qualche indizio che spaventa un po’: “Inzaghi ha superato l’esame, ha dimostrato di essere bravo come sapevamo già, ma anche vincente. Meglio di lui non si può desiderare né trovare nulla, non siamo nemmeno a metà del nostro ciclo, Con lui il ciclo l’abbiamo già iniziato qualche anno fa. Quando si è un grande club bisogna dimostrare con i fatti, lui è stato bravo e vincente. È giovane e ambizioso. Il mercato? Soprattutto alla luce del fatto che ci sarà una competizione molto grande, normale che la rosa debba essere puntellata, ma dobbiamo fare i conti con la sostenibilità. Faremo un mercato creativo”.
Inzaghi lascia i riflettori al vice-Farris
Non si presenta davanti alle telecamere il tecnico Inzaghi e il perché lo spiega il suo vice Farris a Dazn: “Il fatto che ci sia io vi fa capire che persona è Simone, ha voluto che fossimo tutti noi a venire a parlare. Abbiamo lottato per tutto: centrato coppe, finali e scudetto. Il successo di questa stagione nasce da lontano, dallo scorso anno specialmente. Abbiamo anche perso qualcosina ma fa parte del percorso. Sono stati tutti fondamentali, nessuno è stato un rincalzo durante la stagione, anche Arnautovic e Sanchez. Ci teniamo a ringraziare il Torino per il grande gesto di sportività di oggi con la passerella d’onore ad inizio partita. Anche gli arbitri sono stati perfetti e li ringraziamo. Ora dobbiamo essere bravi a goderci questo finale di campionato”.
Inter, Carlos Augusto vuol tatuarsi la seconda stella
Anche chi non ha sempre giocato durante la stagione si è sentito comunque importante con il lavoro di Inzaghi, Carlos Augusto lo spiega a Dazn: “Sapevo di trovare un gruppo vincente qui all’Inter ma non immaginavo di vivere una stagione così: dalla Supercoppa allo scudetto. Il lavoro che ha fatto Inzaghi con noi è fondamentale, ognuno sa come aiutare la squadra, come ricoprire più ruoli e lui sa come valorizzarci. Per la prima volta vedrò cosa voglia dire vincere uno scudetto, sono in attesa di godermi la giornata con tutti i festeggiamenti. Sto aspettando di fare le foto e poi di svilupparle, come ricordo indimenticabile. Forse mi tatuerò la seconda stella”. Ora sì, la festa può iniziare davvero.
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