Fanno ben sperare le parole rilasciate da Riccardo Fois circa il sempre più probabile sposalizio di Paolo Banchero con la Nazionale italiana.
L’assistente allenatore di Arizona University infatti, a tal proposito, è parso molto ottimista affermando che nel nuovo anno ci sarà modo secondo lui di concretizzare l’operazione.
“Sarà azzurro. Credo molto probabilmente nel 2022. A questo proposito è fondamentale qualificarsi per il Mondiale. Se io torno per lo staff all’Europeo? Lo spero, l’accordo con Arizona me lo consente” ha detto Fois prima di approfondire ulteriormente il tema del rapporto tra Banchero e l’Italia.
“Lui si sente legato, comunque. Di recente gli ho inviato il documentario sulla Nazionale di calcio ed era felice. Gli è piaciuto molto. Per me può diventare un buon, se non ottimo giocatore Nba”.
L’assistente sardo ha poi anche rivelato un retroscena personale con al centro proprio Banchero.
“Paolo andò a studiare a O’Dea High School, stato di Washington. E io ero a Gonzaga all’epoca. Nel suo secondo anno, dopo aver giocato anche a football, è cresciuto tanto fisicamente, da poco meno di due metri a 2,05, ma con la forza di un giocatore di football come il babbo. Io ho preso contatto con il papà Mario che tiene tanto alle sue origini italiane, liguri, ho cominciato a parlare anche con Paolo, che è rimasto entusiasta. Al torneo finale di Tacoma dominò in difesa e attacco i pari età e vinse il titolo e l’Mvp di categoria. Convinsi facilmente la Fip a puntarci. Il passaporto è arrivato nel 2020. E ora manteniamo contatti continui” ha raccontato Fois.