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Europei 2025, la giovane Italia va ko con l’Ungheria: Pozzecco aspetta Melli e Fontecchio ma su Gallinari prende tempo

Gli azzurri, già sicuri del primo posto e della qualificazione, perdono l’ultima partita del girone: il ct azzurro manda in campo una formazione giovanissima ma aspetta i veterani. Ma per Gallinari sembra non esserci spazio

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

L’Italia perde l’ultima partita nel girone di qualificazione per i prossimi Europei. Poco male però perché gli azzurri di coach Pozzecco che erano già sicuri del primo posto e del pass per la competizione. A Reggio Calabria è dunque ancora tempo di esperimenti per il ct azzurro che lancia tanti giovani in attesa dei big per la prossima estate.

Attacco in sofferenza, ci pensa Akele

Tante difficoltà nel primo quarto per la squadra di Pozzecco che fa una fatica terribile a trovare ritmo in attacco. L’Ungheria difende tanto con le mani addosso va subito avanti 3-7 e mette tanta sabbia negli ingranaggi azzurri. Il Poz prova a mescolare un po’ le carte pescando dalla panchina con Akele che porta brillantezza in attacco ma alla fine dei primi 10’ i magiari sono ancora avanti (10-13).

La “siccità” offensiva finisce già nella prima parte del secondo quarto, l’Italia comincia a girare meglio la palla con un ritmo e un’intensità che arrivano dalla metà campo difensiva (25-21). Ma quando i problemi sembrano alle spalle, l’Italia torna a soffrire in attacco con l’Ungheria che ritorna avanti (25-30). E a metà partita il punteggio vede gli azzurri ancora sotto sul 27-32.

Ultimo quarto da dimenticare

Di spettacolo non ce n’è molto neanche alla ripresa del gioco, l’Italia si affida alla difesa per provare a rientrare (32-33). Nei primi 5’ l’Ungheria trova solo un punto dalla lunetta e gli azzurri ribaltano il match con Akele che mette il canestro del 39-33. Il giocatore della Virtus guida gli azzurri al massimo vantaggio (46-36) ma ancora una volta l’Ungheria rientra prima del 50-42 che chiude il terzo quarto.

Azzurri in controllo…ma anche no. L’inizio dell’ultimo periodo è da incubo con l’Ungheria che ribalta la situazione andando avanti 53-56. L’Italia si ferma del tutto in attacco ma è in difesa che cominciano i guai. Spagnolo e compagni ci provano fino alla fine ma i magiari alla ricerca di una qualificazione (che però non arriva) non commettono errori.

Poz vuole Fontecchio e Melli…e Gallinari?

Prima della sfida con l’Ungheria, Pozzecco ha chiarito i suoi sentimenti su Melli (“E’ troppo presto per fare il capitano non giocatore) e continua a seguire l’avventura NBA di Fontecchio. Soprattutto l’abruzzese è un giocatore imprescindibile in ottica Europei per una squadra che ha disperato bisogno di talento. Discorso diverso invece per Gallinari, il numero 8 azzurro si è di fatto autoconvocato per la competizione continentale ma molto dipenderà da come proseguirà la sua avventura a Porto Rico e soprattutto se riuscirà a dare garanzie dal punto di vista fisico.

Spagnolo e Procida e le nuove leve: su chi puntare

Le qualificazioni dominate dall’Italia sono state il modo per provare a testare le nuove generazioni. Nel ruolo di play, Pozzecco ha l’abbondanza della scelta con Spissu, Mannion e Spagnolo che chiedono spazio. Il giocatore dell’Alba Berlino potrebbe rappresentare il futuro della nazionale azzurra, difficile farne a meno anche se Spissu è un fedelissimo del ct. Discorso simile anche per Procida che porta in dote punti e atletismo. Ma il commissario tecnico sta andando alla ricerca anche di risposte per il futuro e non solo per gli Europei con Sarr e Niang che scalpitano. Difficile vederli all’opera a Eurobasket 2025 ma bisogna mettere in moto la macchina del ricambio generazionale.

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