“Non è tempo di parole, la reazione ci sarà in campo”: il presidente della Figc Carlo Tavecchio taglia corto dopo la sconfitta di Stoccolma che complica notevolmente la qualificazione dell’Italia ai Mondiali in Russia. L'”Apocalisse”, così definita dal numero uno del calcio italiano solo pochi mesi fa, è molto vicina a realizzarsi, e nella lista dei responsabili in caso di debacle (una mancata qualificazione azzurra non avviene da 60 anni), i primi due nomi sono quello del ct Ventura e inevitabilmente il suo.
Considerati i gravi danni d’immagine ed economici (diritti TV, quote Fifa, sponsor tecnici), le prime ripercussioni ricadrebbero inevitabilmente sul presidente federale, costretto a interrompere immediatamente il contratto al ct Gian Piero Ventura, rinnovato solo pochi mesi fa.
Ma la rimozione del ct non basterà a frenare l’ondata mediatica che si scatenerà contro Tavecchio, a cui si profileranno due opzioni: dimissioni o rilancio. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, l’ex presidente della Lega Dilettanti non considera affatto la prima ipotesi, ed è pronto a rilanciare proponendo i nomi di Ancelotti, Conte o Mancini per la panchina azzurra.
Una mossa che potrebbe placare parzialmente l’ira dell’opinione pubblica e zittire i critici in un primo momento. La seconda iniziativa sarebbe convocare una Assemblea federale straordinaria, far passare qualche mese e nel frattempo cercare consensi, facendo pesare quanto di buono è stato fatto durante la sua presidenza, ad esempio con l’introduzione della Var.
Intanto gli Azzurri si leccano le ferite in vista della partita di ritorno contro la Svezia: Leonardo Bonucci, che sabato sera è stato sottoposto ad un esame radiografico per verificare le condizioni del suo setto nasale (rilevata una frattura non grave), sarà costretto ad indossare una maschera protettiva a San Siro.
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