Le sfide decisive lo esaltano, il dentro o fuori ha in sè il fascino dell’adrenalina unito al timore del fallimento e Luciano Spalletti vive con questi sentimenti il doppio confronto con Macedonia e Ucraina che darà il primo verdetto sulla sua avventura in azzurro. L’ipotesi playoff neanche presa in considerazione per ora, il ct vuole andare agli Europei dalla porta principale e nel ,primo giorno di lavoro a Coverciano spiega le scelte sui convocati e non solo.
- Spalletti spiega la mancata convocazione di Immobile
- Spalletti affida la regia a Jorginho
- Locatelli ha lasciato Coverciano
- Spalletti e Totti: il giorno della pace
- Spalletti elogia Donnarumma e giustifica Garcia
Spalletti spiega la mancata convocazione di Immobile
Si parte dunque subito con la prima domanda scomoda, l’assenza di Immobile. Spalletti chiarisce: “Lo riteniamo un calciatore molto importante che seguiamo sempre con totale attenzione come tutti i calciatori. Andiamo a vedere le partite, gli allenamenti, anche se alla Lazio ancora non sono stato. In questo momento qui mi sembrava che gli altri tre che ho convocato fossero più in condizione, anche se in Champions ha fatto bene, ha realizzato un gran gol, e gli ho fatto pure i complimenti quando ci ha parlato”.
Spalletti affida la regia a Jorginho
Per un senatore out, un altro che torna: Jorginho: “E’ stato convocato ora perché tra settembre e ottobre aveva giocato poco. Però lui aveva sempre fatto vedere il desiderio di far parte di questo gruppo, ci avevo parlato telefonicamente e aveva espresso tutto il suo desiderio di vestire questa maglia. Ora sta giocando con regolarità, è tornato a essere l’uomo squadra, è diventato il capitano dell’Arsenal: ci sono segnali molto positivi che poi hanno portato questa convocazione. Ha dei punti in testa rimediati nell’ultima partita, bisogna fare grande attenzione perché ha qualche punto di sutura. Ma noi abbiamo bisogno dei suoi piedi“.
Locatelli ha lasciato Coverciano
Dopo aver liquidato il tema delle due formazioni diverse per le due gare (” non faccio una formazione per la prima partita e un’altra per la seconda. E’ chiaro che qualcosa verrà cambiato, però si fa una cosa per volta…” ) il ct spiega l’assenza di Udogie (“è infortunato”) ed elenca chi non è al top: ” C’è Cambiaso che ha una caviglia gonfia, Cristante che ha un affaticamento muscolare e c’è da fare attenzione al primo e al secondo allenamento. Locatelli l’abbiamo mandato a casa“.
Tra i convocati c’è anche Zaniolo, che è ancora nel mirino della Procura per la vicenda scommesse: “Zaniolo ha sempre detto di aver giocato su cose su cui si può scommettere e continuava a dire che era pulito su quelle che erano le accuse. Prima di chiamarlo ho parlato con la Federazione e non c’era niente che vietasse di convocarlo”.
Spalletti e Totti: il giorno della pace
Giovedì ci sarà la visita al Bambin Gesù che sarà anche l’occasione per la pace definitiva con Totti: “Era stata già fissata dalla Federazione, ci debbo tornare sono felice. Visto che poi c’era da fare questo incontro con Totti era giusto riuscire a metterlo a disposizione perché anche lui è stato uno sempre molto sensibile per queste situazioni riguardanti i bambini che necessitano di aiuto. Se questo momento lo doniamo a ragazzi che sono amici miei ma anche amici suoi penso sia una cosa bella per entrambi.
Mi fa piacere riparlare con lui, potergli ritelefonare perché quando l’ho avuto da allenatore per me è stato fonte di ispirazione, da calciatore mi ha fatto vedere delle cose importanti sulle linee di passaggio cariche di estro, fantasia. Molte cose che mi ha fatto vedere sono ancora innovative, sono un supporto enorme per permettermi la carriera che ho fatto”.
Spalletti elogia Donnarumma e giustifica Garcia
C’è spazio anche per un elogio a Donnarumma che, senza Immobile, dovrebbe essere il capitano: “Donnarumma mi è piaciuto come si è comportato nell’ultima gara a Milano, ha fatto vedere di avere personalità. Ha preso tutto e non ha reagito, ha fatto vedere di non reagire, quello è un comportamento da capitano. Non escludo nulla, di sicuro è un discorso che in vista dell’Europeo può essere ridiscusso”.
Ultimo pensiero sul Napoli e su Garcia: “E’ ingiusto fare sempre paragoni e confronti col passato, ogni giocatore e allenatore deve essere giudicato per ciò che ha fatto in passato, per il tentativo che ha fatto di creare dei miglioramenti anche alla squadra perché tutte le squadre possono essere migliorate. Garcia ha fatto vedere di essere una persona perbene, equilibrata, non è stato giusto fin dalla prima partita confrontarlo col passato della squadra. Quel passato lì è un passato bellissimo che fa parte di una storia bellissima che il nostro calcio si deve portare dietro perché è stata una emozione incredibile”.