Anche durante la sosta per la nazionale i riflettori restano accesi sulla Juventus, praticamente ogni giorno. Il campo centro molto poco, anzi relativamente. E dopo il mancato rinnovo di Paulo Dybala con annesso benservito dato a La Joya da Maurizio Arrivabene a campionato in corso, ecco l’ultimo scandalo giudiziario che investe la Vecchia Signora.
La Guardia di Finanza, ieri, su sollecito della Procura di Torino, avrebbe effettuato delle nuove perquisizioni in alcuni studi legali sparsi un po’ per tutta la penisola tra Milano, Roma e Torino. L’accusa per la società bianconera sarebbe di falso in bilancio.
- Juventus, perquisizioni e accuse: cosa dicono i PM di Torino
- Juve nella bufera web, scoperchiato un vaso di Pandora
- La difesa dei tifosi juventini
Juventus, perquisizioni e accuse: cosa dicono i PM di Torino
In questo nuovo filone di inchiesta che investe i bianconeri, già sotto la lente d’ingrandimento nell’indagine “Prisma”, i magistrati starebbero indagando su quattro mensilità non incassate dai calciatori durante la prima ondata di Covid nel 2020. Secondo le carte dell’inchiesta alcune scritture private venivano custodite fuori dalla sede del club per poi essere dismesse una volta esaurita la loro funzione di garanzia.
Come riportato dall’Ansa, “sono emersi indizi concreti in ordine all’esistenza di plurime scritture private” fra la società e i rappresentanti dei calciatori che non risultano “depositate presso gli organi competenti”. Nel decreto di perquisizione autorizzato dal gip Ludovico Morello viene messo in evidenza come sia “emersa la prassi di custodire all’esterno della sede del club alcuni documenti riservati, poi destinandoli alla “distruzione” una volta esaurita la funzione di “garanzia”.
Secondo quanto scritto oggi dalla Gazzetta dello Sport, secondo la ricostruzione dei pm di quei 90 milioni di cui il bilancio in epoca lockdown era stato alleggerito, oltre 60 sono stati restituiti in seguito ai calciatori attraverso accordi privati. Alcune di queste scritture integrative erano “a garanzia del pagamento delle integrazioni anche in caso di trasferimento del giocatore”.
Juve nella bufera web, scoperchiato un vaso di Pandora
In attesa che la società bianconera si pronunci in qualche modo sulla vicenda, il web da ieri ribolle di commenti, come al solito di antijuventini accusatori e tifosi bianconeri garantisti e difensori.
“Vediamo quando le daranno finalmente punti di penalizzazione. Non dico la Serie B perché tanto è impossibile” è subito l’invettiva di un utente, come questa “Quando cadrà la Juventus sarà sempre troppo tardi! Sistema colluso. Calcio, politica, sanità, televisioni. Bisogna far cadere tutto”.
La difesa dei tifosi juventini
Dalla parte loro i tifosi della Juve non ci stanno a questa ennesima vicenda che getta ombre sulla loro squadra: “Certi pm non hanno mandato proprio giù le tranvate prese in passato dopo un’inchiesta sui conti della #Juventus e ora cercano rivincite. Ma se finirà allo stesso modo, qualcuno risarcirà i contribuenti che hanno dovuto foraggiare loro malgrado il teatrino?” scrive qualcuno, ma non è il solo: “dovessero non trovare niente anche questa volta per l’ennesima volta direi, la società potrebbe chiedere danni d’immagine etc etc..?”.