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Juventus, Agnelli esce allo scoperto sulla situazione finanziaria

Lunga lettera del presidente bianconero agli azionisti dopo gli allarmanti dati del bilancio: "La nostra posizione è elemento di forte attenzione".

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La vittoria sulla Sampdoria ha permesso alla Juventus di iniziare il campionato con un sorriso e con tanto ottimismo, quello che i tifosi vorrebbero avere anche pensando al calciomercato dei campioni d’Italia, che rischia invece di concludersi in sordina. Dopo aver sognato in ordine sparso Cavani, Suarez, Milik e Dzeko il nuovo puntero dei bianconeri è invece il cavallo di ritorno Alvaro Morata, una scelta che non ha convinto tutti i tifosi, ma che sembra motivata anche da motivi di bilancio.

Solo pochi giorni fa è stato infatti approvata la semestrale con un passivo di oltre 70 milioni. Tanti per un club che fino a pochi anni fa sapeva abbinare i risultati del campo ad un’accorta gestione dei conti.

A tal proposito ha preso la parola direttamente il presidente Andrea Agnelli, attraverso una lettera a tutti gli azionisti del club bianconero scritta proprio per accompagnare la relazione di bilancio al 30 giugno 2020, in vista dell’assemblea del 15 ottobre, nella quale Agnelli si sofferma sul record di nove scudetti di fila che “non ha precedenti nelle grandi leghe europee” e che “potrà essere valutato compiutamente solo quando i canoni della storia prenderanno il sopravvento su quelli della cronaca”.

Il peso soprattutto economico della precoce eliminazione dalla Champions League già agli ottavi ad opera del Lione si fa però sentire, anche perché si unisce al flop della stagione precedente contro l’Ajax ai quarti: “Il traguardo del decimo scudetto è una vetta da scalare e non un dato scontato” ha scritto Agnelli, ricordando comunque che la volontà di andare avanti in Europa non dovrà far passare in secondo piano il sogno di portare la striscia di titoli nazionali in doppia cifra.

Poi si inizia a parlare di conti: “L’equilibrio economico, raggiunto nel periodo 2014-17, ha rallentato il suo percorso a causa di alcune poste specifiche. La nostra posizione finanziaria, a causa dei continui investimenti per garantire quella competitività sportiva necessaria per accedere ai maggiori flusso di ricavo, è invece elemento di forte attenzione. La messa in sicurezza è stata dalla scorsa primavera una nostra priorità e lo sarà nel prossimo futuro”. 

L’aumento di capitale da 300 milioni avrebbe dovuto essere una nuova spinta per alzare ulteriormente l’asticella anche sul mercato e invece ha finito per coprire le perdite causate dalla pandemia.

Eppure il mercato, anche dopo il colpaccio Ronaldo, ha prodotto acquisti onerosi, come quelli di Matthijs De Ligt e più recentemente di Dejan Kulusevski, già protagonista sotto l’era Pirlo, aumentando l’indebitamento finanziario netto. Da qui la necessità di condurre la sessione in corso all’insegna del contenimento dei costi.

“Il calcio sta cambiando con l’arrivo di una nuova generazione di atleti e di consumatori. Il mondo, che troverà una soluzione per gestire la pandemia, è già cambiato e in evoluzione. La Juventus sarà stare al passo”, la chiosa di Agnelli.

L’obiettivo della nuova Juventus sarà quindi quella di continuare a stare al vertice, ma contenendo le spese. Una missione forse più difficile del decimo scudetto…

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