Juventus-Bonucci, è scoppiata la pace: la mossa del club

Arriva il perdono completo dopo le vicende degli ultimi anni.

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Juventus-Bonucci, è scoppiata la pace: la mossa del club Fonte: 123RF

Tra Leonardo Bonucci e il mondo Juve sembra essere finalmente scoppiata la pace. Dopo l’addio improvviso due estati fa, il trasferimento al Milan tra le polemiche, e il controverso ritorno in bianconero con tanto di insulti da parte dei tifosi, arriva adesso il perdono completo.

Domenica il club torinese ha dato un chiaro segnale, esponendo la sua maglia numero 19 allo Juventus Museum: è la casacca con cui il centrale di Viterbo tagliò il traguardo delle 300 presenze con la Vecchia Signora, nella stagione 2016/2017.

Bonucci ha consegnato la maglia nelle mani del presidente del Museo, Paolo Garimberti: “Una giornata emozionante, che mi rende orgoglioso di ciò che insieme abbiamo costruito in questi anni – ha scritto su Instagram -. Sono pochi i privilegiati entrati a far parte di questa storia in bianco e nero. Mi sento fortunato perché, dopo un periodo lontano da casa, sono di nuovo qui per continuare a crescere e a vincere con questa maglia”. 

“Nella speranza di poter di nuovo varcare la porta dello Juventus Museum con maglie altrettanto importanti, colgo l’occasione per ringraziare chi, in queste 300+40 partite nella Juventus, ha creduto in me e ha tifato per me. Grazie a voi per quello che mi avete dato. Da oggi ancora più uniti per grandi battaglie che ci porteranno a raggiungere grandi obiettivi”.

Questa la nota del club: “Giornata speciale, quella di oggi, per Leonardo Bonucci: il difensore bianconero ha infatti consegnato oggi la sua maglia numero 19 allo Juventus Museum. E non si tratta di una maglia normale: è quella con cui, nella stagione 2016/17, Leo ha tagliato il traguardo delle 300 presenze in bianconero. Un traguardo in continuo aggiornamento, se si pensa che, ieri sera contro la Roma, Bonucci ha raggiunto quota 340”.

A Juventus Tv Bonucci ha aggiunto: “Consegnare questa maglia è qualcosa di veramente speciale ed emozionante, che mi rende orgoglioso. Adesso voglio continuare così, perché ci sono tante altre battaglie da vincere insieme”.

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