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Inter, Balotelli si schiera con Dumfries e punge Theo. Poi rivela: “Se ci fossi stato io al posto di Calhanoglu”

Mario Balotelli va sempre controcorrente e interviene anche sulle polemiche che hanno fatto seguito alla festa scudetto dell’Inter: “Al posto di Theo però avrei rosicato”

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Mario Balotelli è sempre controcorrente, non accetta il buonismo imperante nel mondo del calcio e interviene sulle polemiche che hanno fatto seguito alla festa scudetto dell’Inter. Lo striscione di Dumfries, che ha portato anche all’apertura di un’indagine della Figc, è stato sicuramente il caso che ha fatto maggiormente scalpore.

Balotelli si schiera con Dumfries

Denzel Dumfries è stato costretto a chiedere scusa e a fare una marcia indietro piuttosto evidente. Il giocatore olandese dell’Inter infatti ha esposto un cartello nel corso della sfilata di celebrazione per lo scudetto dell’Inter con la sua immagine che teneva a guinzaglio Theo Hernandez. Per molti è stata una scelta di cattivo gusto al punto che ieri il giocatore ha rivelato che la sua è stata una “scelta inappropriata”. Balotelli si schiera dalla sua parte: “E’ bellissimo ragazzi, fossero questi gli sfottò nel calcio, è questo il bello – ha dichiarato a Vox To Box – io al posto di Theo avrei rosicato, ma fa parte del calcio: avesse vinto il Milan probabilmente l’avrebbe fatto lui. Il limite è la razza e la religione ma se lo sfottò è per cose di campo come quello di Dumfries ci sta: si esagera quando diventa un insulto personale sulla famiglia”.

“Calhanoglu è stato un signore”: parola di SuperMario

Ma Balotelli si spinge anche un po’ più in là e torna a parlare della situazione vissuta da Hakan Calhanoglu. La decisione di lasciare il Milan a parametro zero e di varcare il confine scegliendo il nerazzurro non è stata vissuta bene dai tifosi rossoneri che dopo lo scudetto non sono stati tenere nei confronti del giocatore. Il centrocampista turco però ha sempre scelto di non replicare a quegli insulti: “Per me Calhanoglu è stato un signore: ci fossi stato io non so cosa avrei combinato”.

Cuadrado via dal museo della Juve

Se le polemiche a Milano sembrano essersi raffreddate a due giorni dalla festa, proseguono invece in altri lidi. I tifosi della Juventus non hanno per nulla apprezzato il comportamento di Juan Cuadrado nel corso dei festeggiamenti con il colombiano che ha di fatto “rinnegato” il suo passato bianconero. Sui social bianconeri è cominciato un tam tam per chiedere alla Juventus di eliminare le maglie del giocatore dal J-Museum. E’ partita anche una raccolta di firma su questo tema che in poco tempo ha raccolto oltre 1000 firme.

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