Juventus-Empoli: venti minuti ed è già un caso. Dopo un avvio di gara in cui la squadra di Massimiliano Allegri riesce a mettere in difficoltà i toscani costretti a chiudersi nella propria metà campo arriva il primo episodio chiave del match con l’espulsione dell’attaccante polacco Arek Milik.
- Juve-Empoli: Milik si becca il rosso
- La protesta dei tifosi della Juve
- Inter-Roma: il fallo di Calhanoglu su Bove
Juve-Empoli: Milik si becca il rosso
Al 18 minuto l’episodio incriminato: entrata in scivolata di Milik ai danni di Cerri. L’arbitro Marinelli decide di assegnare il calcico di punizione a favore dell’Empoli e di punire l’attaccante polacco con un cartellino giallo. Ma arriva l’intervento del Var che richiama il direttore di gara e lo spinge a rivedere la sua decisione. La Juventus rimane così in dieci uomini con Marinelli che mostra ad un incredulo Milik il cartellino rosso.
La protesta dei tifosi della Juve
La decisione dell’arbitro Marinelli (con la collaborazione del Var) scatena immediatamente la protesta dei tifosi della Juve che vanno all’attacco del fischietto e tirano subito in ballo la Marotta League. Per i an bianconeri la decisione del direttore di gara è troppo severa. Milik arriva all’intervallo con il piede a martello ma per molti in episodi passati le decisioni non sono state prese con lo stesso metodo.
C’è anche qualche tifoso della Juventus che tira in ballo il caso “Le Iene”. L’intervista all’arbitro mascherato realizzato dalla trasmissione Mediaset è diventata un caso negli ultimi giorni e sin dalla sua uscita i tifosi della Vecchia Signora hanno temuto che ci potessero essere ripercussioni per la squadra di Allegri.
Inter-Roma: il fallo di Calhanoglu su Bove
Sui social cominciano a fioccare immagini su immagini ma l’attenzione è concentrata in particolar modo sulla gara Inter-Roma (vinta dalla formazione nerazzurra) e sull’episodio che ha visto coinvolti Calhanoglu e Bove. Al 56’ infatti il giocatore turco dell’Inter interviene in maniera molto dura e in ritardo sul centrocampista della Roma, colpendolo anche con il piede a martello. Il nerazzurro però viene graziato e finisce per essere soltanto ammonito dall’arbitro che in quella circostanza era Maresca. E anche il Var decide di non intervenire. Anche se a fine partita i dubbi erano tanti.