Partita come una bufera, con le dimissioni in blocco, più o meno improvvise, dei componenti del Consiglio di Amministrazione nella serata di lunedì 28 novembre, quella che ha colpito e sta colpendo la Juventus rischia di trasformarsi rapidamente in una valanga.
- Indagine Juventus, la Procura di Torino non si ferma: al vaglio la posizione di John Elkann
- Caos Juventus, l'intercettazione che fa tremare Elkann e il riferimento ad Allegri
- La Juventus contesta le accuse e si prepara ad approvare il bilancio "corretto"
Indagine Juventus, la Procura di Torino non si ferma: al vaglio la posizione di John Elkann
I tifosi, infatti, sono costretti a tenere il fiato sospeso non solo per le pesanti accuse che gravano sul capo degli 11 soggetti fisici (più la Juventus come ente giuridico), quelle di falso in bilancio e di manipolazione del mercato, che potrebbero portare gli indagati a subire un processo, e per le potenziali ripercussioni per la squadra, ma pure per il possibile coinvolgimento nell’inchiesta di John Elkann, numero uno di Exor, controllante della Juve.
In base a quanto filtra dalla Procura di Torino, infatti, e riportato da ‘Libero’, la posizione del cugino dell’ex presidente Andrea Agnelli sarebbe al vaglio degli inquirenti decisi a capire le sue eventuali responsabilità e soprattutto se Elkann era a conoscenza delle presunte manovre illecite compiute dal club per plusvalenze e stipendi.
Caos Juventus, l’intercettazione che fa tremare Elkann e il riferimento ad Allegri
Una verifica sulla posizione di Elkann, che comunque al momento non è indagato, è in ogni caso anche una sorta di atto dovuto proprio perché la Procura ha chiesto anche il rinvio a giudizio per la Juventus come società: doveroso, quindi, cercare di capire se la responsabilità dei presunti reati commessi possa cadere in capo non solo agli amministratori, ma anche alla proprietà, e in particolare al socio di maggioranza di Exor.
Il nome di Elkann compare al momento in un’unica intercettazione telefonica, già da tempo al vaglio dei magistrati, nella quale la voce del presidente di Exor che parla al telefono con il cugino Andrea Agnelli e che fa sospettare come già nel 2021 Elkann fosse a conoscenze delle presunte plusvalenze gonfiate di alcuni giocatori, nella quale viene citato anche Massimiliano Allegri, invitato a “non parlare in pubblico della manovra stipendi”
La Juventus contesta le accuse e si prepara ad approvare il bilancio “corretto”
Elkann ha immediatamente preso in mano le redini della situazione in casa Juve nominando già dopo poche ore dall’azzeramento del CdA un nuovo presidente e un nuovo amministratore delegato, rispettivamente Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino, entrambi uomini di fiducia del nipote dell’Avvocato, per poi divulgare una serie di comunicati nei quali si è cercato di difendere l’operato dei dirigenti, contestando i capi d’accusa, e al contempo di ribadire la solidità della società, che a breve non effettuerà altri aumenti di capitale.
Il tutto nonostante, dall’ascolto delle intercettazioni, la situazione del bilancio della Juventus venga definita “preoccupante” dagli stessi indagati al netto dei due aumenti di capitale per 700 milioni di euro totali già effettuati. La Juve continua tuttavia a respingere le accuse, anche dopo la correzione del bilancio avvenuta venerdì 2 dicembre, recependo i rilievi Consob. Nella versione che l’assemblea degli azionisti approverà il 27 dicembre il patrimonio netto non figura mai negativo, pur assottigliandosi fino a 8,7 milioni di euro al 30 giugno 2021.