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Juventus, Thiago Motta: si concretizza l'incubo peggiore per il tecnico, poi lo sfogo con un cronista

Il tecnico bianconero parla alla vigilia della gara con il Milan e anticipa che, nonostante le voci di mercato, Cambiaso giocherà titolare

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

La possibile cessione di Cambiaso, il futuro incerto di Vlahovic, l’arrivo di Kolo Muani, il valzer dei difensori che potrebbero o dovrebbero arrivare, nomi e trattative una dietro l’altra alla vigilia di una partita importantissima. Non c’è incubo peggiore, che si è già materializzato, per Thiago Motta. Il tecnico della Juventus da sempre ha schivato ogni tema extra-campo, ripetendo per mesi il mantra “pensiamo solo alla partita di domani” e ora che c’è il Milan, neanche un avversario qualsiasi, si trova costretto a dribblare le domande, a ricorrere a monosillabi, ad evadere i quesiti più ricorrenti da un possibile nuovo modulo a come è destinata a cambiare la Juve. Ne vien fuori una conferenza un po’ surreale con Motta a suo agio solo quando può parlare delle risorse e delle caratteristiche del Milan.

Motta dà il benvenuto ai nuovi

Prova a essere sintetico il tecnico bianconero: “Alberto Costa ha portato energia ed entusiasmo, sarà un ragazzo in più che potrà portare aiutare la squadra. Sono contento dell’arrivo di Kolo Muani, stiamo aspettando le pratiche burocratiche per il trasferimento, se è tutto ok si aggrega domani con noi. Da lui mi aspetto che possa aiutare dentro e fuori dal campo, che si alleni bene e aiuti la squadra, quello che ho chiesto a lui lo chiedo a tutti i miei giocatori.

Se può coesistere con Vlahovic? Tutti i buoni giocatori possono giocare insieme. Dusan ha recuperato dal fastidio che aveva e sarà disponibile. Se ci sono incedibili per me? Sì – ride – l’ho già detto alla società e li hanno venduti”

Su Cambiaso solo mezza frase: “lo vedo bene e domani giocherà. Il mercato fa parte di questo gioco, Andrea lo vedo bene“. In porta dopo l’iniziale alternanza da otto gare gioca sempre Di Gregorio: “Anche domani gioca Di Gregorio, sta giocando di più lui e sono contento delle prestazioni che fa ma sono contento anche degli allenamenti che fanno tutti e tre”.

Mancherà Morata, cambierà qualcosa nel Milan: “Parliamo di giocatori di grande livello, affrontiamo il miglior Milan possibile, l’importante è essere pronti noi per cercare la vittoria. Vogliamo stare in zona Champions, abbiamo l’opportunità di battere una grande squadra ma il campionato non finisce domani

Motta perde le staffe con un giornalista

Arriva una domanda che fa sbottare Motta. Gli vien chiesto se dopo la deludente gara di andata e la sconfitta in Supercoppa e sul fatto che 7 volte su 13 la Juve era in vantaggio e il tecnico dice: C’è anche qualcosa di positivo che ha visto? Tutte cose negative nella stessa domanda, ha visto anche qualcosa di buono? Penso che l’andata sia stata una gara particolare, sui pareggi siamo i primi a non essere contenti, vuol dire che non basta quel che abbiamo visto sul campo, vedo la crescita della squadra ma ripeto: non siamo contenti nè dei risultati nè della classifica. Ci sono cose positive e poi anche le meno positive che diceva”.

Motta ricorda l’espulsione ingiusta

In settimana da squalificato ha visto la gara dalla tribuna: “Vedere la partita in alto è un’emozione diversa dall’allenatore. In panchina la senti diversamente, in alto non è la stessa cosa. Ho visto una squadra che sta migliorando tantissimo, sta crescendo tantissimo. Ho visto qualche errore di troppo parlando dell’aspetto tecnico. T

ecnicamente finora abbiamo giocato molto bene. Anche in vista dell’Atalanta abbiamo sbagliato qualche pallone di troppo, questo per poter continuare a crescere e migliorare. Ma con la tecnologia che abbiamo oggi la guardo con la stessa camera dall’alto, si guardano tanti movimenti, non solo il pallone, ma vedere tante cose che prima non si potevano fare.

Sono strumenti che aiutano, ti permettono anche di far vedere situazioni che ti aiutano a migliorare. Anche se non stiamo partecipando al gioco. Finisco la risposta e dico: vedo sempre da quella prospettiva, non in live, ma vederla in partita è diversa e mi è dispiaciuto tanto non essere lì. Penso che il mio rosso sia stato ingiusto, ma si rispettano le decisioni”.

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