Impresa sfiorata per la Juventus Women. Le bianconere, nelle battute conclusive del match andato in scena all’Allianz Stadium, perdono per 2-3. Un risultato clamorosamente positivo per la Vecchia Signora, considerando come i favori del pronostico votassero tutti il partito del Lione. D’altro canto, cinque UEFA Women’s Champions League di fila non si vincono per caso. Il primo round dei sedicesimi di finale se lo aggiudicano, quindi, le transalpine.
Ma resta sia la prestazione sia l’orgoglio proposto dalle piemontesi, alle prese con un primo tempo superlativo. A testimonianza di una crescita esponenziale anche fuori dai confini nostrani.
Coach Guarino schiera Giuliani in porta. Hyyrynen, Gama, Sembrant, Boattin in difesa. A centrocampo spazio a Galli al fianco di Caruso e Cernoia. In attacco, a spalleggiare l’imprescindibile Girelli, Hurtig e Bonansea. Out, ancora positiva al COVID-19, la danese Pedersen.
Vasseur risponde con il solito 4-2-3-1. Bouhaddi tra i pali. Nel pacchetto arretrato spiccano Carptenter sulla fascia destra, Karchaoui su quella sinistra, con Buchanan a fare coppia con la capitana Renard. Gunnarsdottir e Kumagai a dare quantità e qualità in mezzo al campo. Cascarino, Marozsan e Majri a supportare le linee offensive. Parris, viste le assenze di Hegerberg e Le Sommer, a fungere da unico terminale offensivo.
Nel primo tempo, all’insegna dell’acume tattico, le bianconere riescono a imbrigliare le transalpine. Proponendo grande attenzione in fase di non possesso e rendendosi micidiali in contropiede. Giuliani, in avvio, disinnesca un grosso pericolo. Dopodiché è Hurtig a salire in cattedra: segnando, sbagliando un goal clamoroso e creando il secondo vantaggio. Nel mezzo, assai discutibile, un rigore concesso alle francesi. Contatto, quello tra Bonansea e Karchaoui, palesemente fuori area. Insomma, erroraccio.
Nella ripresa, sostanzialmente, fa tutto il Lione. Che, dall’alto di un tasso tecnico superiore, crea grossi pericoli dalle parti di Giuliani. E i cambi proposti da Vasseur, inoltre, sfociano nella massima efficacia. Ogni riferimento a Malard, autrice dell’2-2, è puramente voluto. Poi, ne finale, ci pensa Kumagai a indirizzare la qualificazione sulla via di Lione.
IL TABELLINO
JUVENTUS WOMEN-LIONE 2-3
MARCATRICI: 16′ Hurtig, 30′ rig. Renard, 37′ aut. Buchanan, 68’ Malard, 88’ Kumagai
Juventus (4-3-3) Giuliani 7.5; Hyyrynen 7, Gama 7, Sembrant 6.5, Boattin 7.5; Caruso 7, Galli 7, Cernoia 7; Hurtig 7.5 (83’ Rosucci s.v.), Girelli 7 (65’ Staskova 6.5), Bonansea 7 (73’ Maria Alves 6.5). Allenatore: Guarino
Lione (4-2-3-1) Bouhadd 6; Carpenter 5.5, Buchanan 4, Renard 6.5, Karchaoui 5.5 (86’ Taylor s.v.); Gunnarsdottir 6 (57’ Henry 6.5), Kumagai 7; Cascarino 5 (57’ Cayman 6.5), Marozsan 5.5, Majri 6.5 (76’ Bacha s.v.); Parris 5 (57’ Malard 7). Allenatore: Vasseur
Arbitro: Hussein
Ammonite: Buchanan (L), Bonansea, Caruso (J)
Espulse: –