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L'Inter prega l'ex Chivu, Napoli chiede a Baroni un altro scudetto come nel '90

Incroci speciali alla penultima giornata dove si può decidere il campionato, Lazio e Parma padroni del loro destino e di quello del tricolore

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Una cosa è sicura, non ci sarà nella curva laziale domani a San Siro uno striscione come quello apparso nel 2010 all’Olimpico per Lazio-Inter e che tanto fece discutere: recitava “Oh nooo” e fu esposto dopo il primo gol nerazzurro di Samuel. La Curva Nord, infatti, fece il tifo per i “rivali” per evitare che lo scudetto andasse alla Roma di Ranieri e i nerazzurri trovarono un avversario piuttosto accondiscendente in una partita decisiva. Stavolta si gioca a Milano ma per la Lazio è la partita della vita, deve vincere per forza per sperare di andare in Champions. Stesso obbligo per l’Inter che spera di sorpassare il Napoli all’ultima curva ma la penultima giornata è ricca di incroci e suggestioni.

Dal 5 maggio da incubo al sogno sorpasso

Già perché in chiave scudetto parlare di Lazio e Inter rimanda anche al 5 maggio e a quel tricolore vinto e perso in 90′ dalla banda di Cuper. Inzaghi non corre il rischio di sottovalutare l’avversario e chiede il penultimo sforzo ai suoi, rimandando i pensieri sulla finale di Champions. In campo i titolarissimi disponibili e sia quel che sia ma gli incroci non finiscono qui, sono appena iniziati.

Baroni e il gol scudetto del ’90

A sperare in un aiuto dalla Lazio è il Napoli, impegnato a sua volta nella delicata trasferta di Parma. Gli azzurri sognano un altro regalo da Marco Baroni, oggi tecnico biancoceleste, ieri eroe del secondo scudetto azzurro. Era l’aprile del 1990 quando, dopo soli 7′ di Napoli-Lazio (altra suggestione da incroci), ultima di campionato, Baroni svettò più in alto di tutti su assist di Maradona da punizione e segnò il gol-partita che valse il secondo scudetto della storia per gli azzurri. Un campionato virtualmente vinto la settimana prima, quando vinse 4-2 a Bologna nel giorno della Fatal Verona-bis per il Milan di Sacchi, ma per la storia il gol tricolore restò quello di Baroni.

I ricordi di Baroni

“Quel 19 aprile 1990 è il ricordo più intenso della mia carriera di calciatore – ha ricordato in passato Baroni – Dopo 7 minuti ho realizzato di test il gol che ci avrebbe poi permesso di battere la Lazio e di conquistare il titolo. Quel giorno ho toccato il cielo. Un ricordo di Maradona? Quello che mi ha colpito è sempre stato il suo comportamento, uguale, con tutti i giocatori della rosa. Per lui non sono mai esistiti titolari e riserve, è sempre stato disponibile con tutti.

Pensate, quando arrivai a Napoli persi la prima settimana di allenamenti perché restai incantato per come trattava il pallone, dalla sua classe. Tutto era nato in allenamento -perché Diego aveva notato questa mia capacità nel colpo di testa. Quindi il gol dello scudetto era stato quasi previsto da lui e dalle sue battute sulla mia attitudine a segnare di testa. La sua grandezza era tale da sprigionarsi prepotentemente anche negli allenamenti. La palla diventava magia. Facevo fatica ad allenarmi perché passavo tutto il tempo a guardare lui. Emanava una luce di grandezza, un qualcosa di non terreno”.

Dopo l’aiuto di Vieira tocca a Chivu per l’Inter

Ognuno però ha un amico cui affidarsi. L’Inter, che già ha ringraziato un altro ex come Vieira per il 2-2 del Napoli col Genoa, ora chiede un altro favore a Chivu. Sette anni di Inter non si dimenticano per l’ex difensore che oltretutto cerca punti salvezza e non può regalare proprio nulla agli azzurri di Conte: ‘Contro il Napoli sarà una finale come tutte le altre che abbiamo disputato fino ad ora. Tutte le squadre affrontate finora hanno sempre voluto vincere, così come farà il Napoli. È ovvio che a questo punto della stagione il Napoli si gioca il campionato e lo scudetto, ma anche noi ci giochiamo qualcosa di importante. Sarà una partita difficile credo per entrambe le squadre, perché bisogna gestire anche qualche emozione in più, bisogna essere pronti e preparati a gestire il lato emotivo e anche il lato fisico visto che poi si tratta di fine stagione e non sarà una partita semplice né per loro né per noi”.

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