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La disfatta dell'Armenia: da prima davanti alla Germania a quarta

A inizio settembre sembrava poter dare filo da torcere alla Germania, almeno per il secondo posto: da allora zero vittorie.

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La disfatta dell'Armenia: da prima davanti alla Germania a quarta Fonte: Getty

Bisogna tenere i piedi per terra, rimanere concentrati, non lasciarsi andare a voli pindarici. Quando dirigenti, allenatori e presidenti ne parlano attraverso i microfoni, sembra un cumulo di frasi fatte. La verità è che spesso limitare l’entusiasmo è utile, così da restare sull’obiettivo, passo dopo passo. Altrimenti, si rischia di perdere la bussola e cadere nell’inferno di risultati negativi. Basti vedere il caso dell’ Armenia .

Non è certo una Nazionale di prim’ordine, quella proveniente da Yerevan e guidata dal commissario tecnico Joaquin Caparros. Ha in Mkhitaryan l’unica grande stella, che ha messo la rappresentativa sulla cartina calcistica dopo anni di anonimato. Eppure il movimento è in crescita, i talenti non sono pochi. Per questo motivo i risultati nei primi turni di qualificazione avevano fatto ben sperare.

Eufemismo, a ben vedere, visto e considerando come nei primi quattro turni l’Armenia aveva dato un’accelerata d’elite al proprio cammino per volare in Qatar. Tre vittorie ed un pareggio, più di una Germania clamorosamente fermata dalla Macedonia del Nord prima degli Europei, a dir poco deludenti per Havertz e compagni.

Il 5 settembre, a Stoccarda, l’Armenia si presentava in casa della Germania con un punto in più, da capolista. Era la prova del nove, magari non per rimanere in vetta, ma almeno per fare bella figura e puntare al secondo posto dei playoff. Una prova miseramente fallita, con un 6-0 che ha ribaltato la situazione.

Da lì in avanti, gli ultimi giorni di estate e l’autunno della Nazionale armena sono stati disastrosi: pari interno contro il Liechtenstein, fanalino di coda del girone come di consueto, pari contro l’Islanda e tre k.o di fila contro Romania (1-0) e soprattutto Macedonia del Nord (0-5) e nuovamente Germania (1-4).

Dal primo posto è scivolata seconda, dalla possibilità di lottare per i playoff l’Armenia è calata fino al quarto posto, superata da Macedonia del Nord, alla fine seconda e agli spareggi, e Romania, beffata negli ultimi due turni. Peggio di Mkhitaryan e compagni solo l’Islanda, con nove punti che ne certificano l’addio alla nomea di Cenerentola, e un Liechteinstein che in 12 gare ha pareggiato solo contro il ‘Collettivo’.

Certo, l’Armenia è una Nazionale giovane che partecipa alle qualificazioni di Europei e Mondiali, entrambi mai raggiunti, solamente da fine anni ’90, ma le prime partite per Qatar 2022 sembravano veramente poter essere una svolta. Ancora troppo inesperta per tenere il risultato e stare con i piedi per terra, senza giocatori che militano nei grandi campionati, eccezion fatta per il già citato capitano, Mkhitaryan, e Amadyan , attaccante dell’Hoffenheim.

L’Armenia ha comunque ottenuto una doppia promozione in Nations League, dalla D alla B, e nella prossima edizione proverà ad ottenere una posizione importante per poter avere un vantaggio nelle prossime qualificazioni di Mondiali ed Europei. Restando però concentrati, senza farsi prendere dal facile entusiasmo o dalla disperazione, improvvisa, più totale.

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