Nuovi brutti episodi da segnalare nel match tra Bologna e Lazio valido per il turno infrasettimanale di serie A.
Dopo quanto successo la scorsa domenica, con i tifosi biancocelesti che in “trasferta” nella curva della Roma per la squalifica (per razzismo) della propria hanno incollato dei vergognosi adesivi con Anna Frank in maglia giallorossa, la società del presidente Lotito ha preso le distanze ma una bella iniziativa in campo è purtroppo subito ripassata in secondo piano.
Mentre in campo Immobile e compagni effettuavano il riscaldamento con una maglia commemorativa proprio di Anna Frank, con tanto di scritta “No all’antisemitismo”, alcuni sostenitori biancocelesti (non gli Irriducibili, che non sono partiti per Bologna), in attesa di entrare nel settore ospiti dello stadio Dall’Ara, hanno intonato il canto fascista “Me ne frego”. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.
Diverse anche le braccia tese nel saluto romano durante il coro, sempre stando alla rosea.
Solo pochi minuti prima era arrivato il messaggio antirazzista della Lazio, che aveva deposto una corona di fiori ai piedi della lapide in memoria di Arpad Weisz (allenatore che con il Bologna aveva vinto due scudetti e poi scomparso nel campo di concentramento di Auschwitz).
Purtroppo anche su altri campi si sono registrati altri episodi riprovevoli: si sono sentiti fischi al momento della lettura del diario di Anna Frank, svolta in tutti i campi di Serie A e a Torin, alcuni tifosi hanno risposto alla commemorazione cantando l’Inno di Mameli e rivolgendo le spalle al campo, in segno di disapprovazione.
Stessa storia o quasi in serie B: una parte degli ultras dell’Ascoli prima della partita di martedì contro lo Spezia ha disertato il ‘minuto di riflessione’ imposto dalla Figc. Dopo le proteste della Lega B, anche la società marchigiana ha preso le distanze: “La Società Ascoli Picchio FC 1898, con fermezza e convinzione, prende le distanze, dissociandosi, dal comportamento di quella sparuta minoranza di persone, che ieri, in occasione della gara Ascoli-Spezia, non ha condiviso le iniziative messe in atto in memoria del dramma della Shoah, restando all’esterno dello stadio per la durata del minuto di riflessione. Il Club bianconero esprime ferma convinzione che il gesto di una esigua minoranza di persone non possa e non debba intaccare l’onorabilità di una tifoseria nota per gesti di solidarietà e impegno civile”.
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