Ha avuto degli effetti a dir poco sgradevoli, lo scontro scaturito dall’aver intercettato i giocatori della Roma a cena in prossimità di piazza Navona: la squadra si era riunita per condividere un momento di relax e anche di gruppo, in vista della trasferta di Tirana che deciderà l’assegnazione della Conference League.
La cena di gruppo sarebbe stata utile a preparare il doppio impegno con Torino e (soprattutto) Feyenoord riunendo tutti i calciatori da Pellegrini a Mancini, Zaniolo e Smalling. Invece si è trasformata in altro, secondo quanto emerso.
- La Roma a cena fuori: si accende la tensione
- L'aggressione al giornalista degli addetti alla sicurezza
- La rissa con aggressione ai danni del giornalista
La Roma a cena fuori: si accende la tensione
Mancava solo Abraham, ma c’erano tutti i protagonisti della stagione. Inevitabile come la presenza dei calciatori abbia destato interesse tra i presenti, considerato che da quanto si evince da video e foto la cena si è consumata all’aperto. Qualcosa però non è andato come si sarebbe immaginato e due giornalisti sono stati aggrediti dal personale reclutato a difesa della privacy dei partecipanti.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, erano state scattate solo alcune foto scattate dall’alto dal primo piano di un appartamento adiacente al ristorante in cui i giocatori della Roma si erano riuniti: foto di una tavolata, con gente che mangia, solo che erano i giocatori giallorossi, quindi erano una curiosità per mostrare i calciatori in un momento conviviale.
L’aggressione al giornalista degli addetti alla sicurezza
Eppure la conseguenza è stata un’aggressione al collaboratore del Messaggero, Gianluca Lengua, da parte degli uomini del servizio di sicurezza; questo quanto riferito: agguantato per il collo della camicia (che si strapperà) con una presa professionale, le minacce, il tentativo di sbattergli la testa contro il muro, mentre il cronista chiedeva aiuto a voce alta.
A bloccare l’aggressione è stata la polizia, intervenuta dopo aver capito che stava accadendo qualcosa che andava oltre la mera sollecitazione di attenzione. Una scena a cui hanno assistito anche i passanti e che ha costretto Lorenzo Pellegrini ad avvicinarsi per capire che cosa stesse accadendo.
Girata l’indiscrezione della cena, alcuni giornalisti si sono recati sul posto per intercettare una notizia, scattare foto e girare video della serata, ma la cerchia di bodyguard della Roma ha limitato la loro azione.
Alcuni hanno quindi chiesto di poter accedere a un appartamento sulla piazza e produrre così il materiale: due fotografi (uno del Messaggero) e di un giornalista, ha chiesto ospitalità e si sono organizzati per scattare dall’alto, mentre Lengua sembrerebbe aver preferito rimanere giù.
La rissa con aggressione ai danni del giornalista
Quando i tre sono ricomparsi, si sono confrontati con gli addetti alla sicurezza che hanno manifestato il loro disappunto; Lengua ha iniziato a riprendere la scena, come documento a testimonianza di quanto stesse accadendo. Gli è stato intimato di mostrare il video che stava effettuando e, al suo rifiuto, è scattata l’aggressione, che nonostante alcuni tentativi di smentita, è in realtà piuttosto ben documentata in un video che è stato girato da chi assisteva al fatto.
Solo l’arrivo di due agenti della polizia ha posto fine alla colluttazione, poi come da prassi ci sono state le identificazioni dei protagonisti della vicenda, e si sono ascoltate le loro versioni dei fatti, posta l’assurdità del gesto e l’aver censurato un giornalista nell’esercizio del diritto di cronaca in un luogo pubblico.