L’ex giocatore di Empoli, Parma, Palermo e Lazio Mark Bresciano ha raccontato in un’intervista a SBS la sua nuova vita di coltivatore della cannabis per uso medico. L’ex centrocampista, 83 presenze con la Nazionale australiana, è tornato a Melbourne per dedicarsi alla sua nuova passione.
“Sono due anni e mezzo che sono tornato a Melbourne, qui sono felice, l’Italia era bella, ma i miei figli si divertono di più qui in Australia. Ho iniziato ad inserirmi nell’ambiente della cannabis a uso medico, insieme al mio socio stiamo lavorando per acquisire le licenze che ci permettano di coltivare la cannabis, ma è ancora una lunga strada. Sto dedicando quasi tutto il mio tempo a questo, abbiamo già scelto il luogo dove costruiremo questo impianto. Sto studiando l’argomento perché una cosa nuova in Australia, per questo sto viaggiando molto per acquisire esperienza. Questo nuovo progetto mi dà la forza di alzarmi, sono quasi rinato e sto davvero godendo”.
Il calcio non gli manca: “Per nulla, amo sempre il pallone ma lo seguo anche poco. Il fuso orario mi impedisce di guardare le partite. Continuo a tifare per tutte le squadre nelle quali ho giocato, per cui ogni tanto faccio delle eccezioni, per esempio per i play-off di B del Palermo o per Lazio-Inter che è valsa la qualificazione in Champions. Ma in generale non seguo gli incontri, altrimenti poi accuso il colpo tutto il giorno. Il giocatore più forte? Purtroppo abbiamo giocato poco assieme ma dico Cannavaro. Fabio andava sempre a mille all’ora, si allenava con la stessa intensità con la quale avrebbe giocato una finale Mondiale”.
Bresciano è passato alla storia per la sua esultanza da “statua”, simile a quella di Cristiano Ronaldo: “Cristiano esulta come me? Non ci avevo mai pensato. Né avevo mai pensato che quel modo di celebrare i gol potesse dare di me l’immagine di un tipo un po’ guascone. Però è vero che si somigliano. Ma direi che con i paragoni ci fermiamo qui”.
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