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La Yamaha fa flop, la dura accusa di Valentino Rossi

Il Dottore ha commentato senza peli sulla lingua il disastroso 14° posto in prova a Zeltweg e il delicato momento della scuderia di Iwata.

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La Yamaha fa flop, la dura accusa di Valentino Rossi Fonte: 123RF

È proprio il caso di dirlo. Tanto tuonò, che piovve. No, le gomme da bagnato non c’entrano, l’argomento della discussione è il disastroso rendimento delle Yamaha nelle prove ufficiali del Gp d’Austria, undicesima prova del Mondiale 2018 di MotoGp. Giunti oltre a metà percorso di una stagione che non l’ha mai vista in grado di duellare da vicino con Honda e Ducati, la scuderia di Iwata ha visto crollare le proprie prestazioni proprio nel cuore dell’estate. Domenica scorsa a Brno Valentino Rossi era riuscito a mascherare i problemi strappando un esaltante quanto incredibile secondo posto nelle prove ufficiali alle spalle di Andrea Dovizioso, prima che in gara ‘Il Dottore’ dovesse cedere il passo, oltre che a Marc Marquez, anche all’altra Ducati, quella di Jorge Lorenzo. In Austria, ecco il naufragio: Maverick Viñales passa a fatica il Q1, ma non va oltre l’undicesimo posto, mentre Rossi non è riuscito neppure a passare il primo sbarramento, dovendosi accontentare della 14esima posizione al via. Una vera e propria umiliazione, che non dipende certo dalle capacità di guida del pilota di Tavullia, ma che non ha potuto lasciare insensibile Valentino, al pari di tutto il team Yamaha.

Ecco allora che al termine delle qualifiche, i capi della scuderia hanno preso spontaneamente la parola per scusarsi con piloti e tifosi: “Ci scusiamo con tutti, lavoreremo sodo per uscire presto da questa situazione”. Inevitabile, come è logico però che ad un nove volte campione del mondo tutto questo non possa bastare…Valentino ha allora a propria volta parlato a lungo al termine di uno dei sabati più amari della propria carriera: “Sapevamo che su questa pista avremmo sofferto, ma speravo di fare meglio. Ho avuto anche sfortuna perché il passaggio alla Q2 è stato contrassegnato dalla prima prova, in cui la mia moto numero 1 si è rotta, ma abbiamo sofferto molto, soprattutto con la gomma posteriore. Il morbido è troppo per la nostra moto”.

Rossi ha poi analizzato la situazione in maniera più approfondita attraverso un importante paragone col passato: “Ringrazio Yamaha perché chiedono perdono, è una cosa bella, ma l’importante è che si reagisca, l’importante è mettere a posto veramente la moto. E’ da più di un anno che sto dicendo cosa deve essere migliorato. Quando sono arrivato in Yamaha, la squadra era più che nei guai, ma reagirono investendo molti soldi e persone nel progetto, e nel 2005 ho guidato la migliore Yamaha di sempre. Ora dobbiamo fare lo stesso. Penso che questa base di moto, con una buona elettronica, non abbia nulla da invidiare alla Ducati e alla Honda, eppure entrambe ci sono passate davanti molto tempo fa”.

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