Il tempo non ha appianato (almeno per ora) l’acredine tra Marc Marquez e Valentino Rossi, una tra le rivalità più iconiche dello sport, e se vogliamo però anche quella più sfiancante. Niente da fare, i due non si sopportano e le ruggini del passato continuano ad avere un peso specifico sui rapporti, allo zero termico, tra i due campioni MotoGP. E lo spagnolo ha ribadito il concetto in una recentissima intervista rilasciata a DAZN Spagna: con l’altro non ha nulla da spartire, questo il sunto del pensiero del pilota Ducati.
- La rivalità infinita tra Marquez e Rossi
- Il gelo di Marquez: "Non posso farci niente"
- Marquez incorona Pedrosa
- E Tardozzi si augura che Marquez resti a vita in Ducati
La rivalità infinita tra Marquez e Rossi
Una rivalità che ha ripreso quota in questa stagione, dove Marquez sta andando a passo di carica verso il nono titolo mondiale della sua carriera, eguagliando così l’attuale record di Rossi che per il momento resiste.
E ancora non è caduto in prescrizione il fattaccio del campionato 2015, con il Dottore che aveva accusato l’iberico di aver brigato per far vincere il Mondiale a Jorge Lorenzo, allora compagno di squadra di Valentino in Yamaha (mentre Marquez stava vivendo la sua era in Honda).
Il gelo di Marquez: “Non posso farci niente”
Una presunta combine tra connazionale ricordata spesse volte anche dallo stesso Lorenzo, e che rappresenta lo zenith della guerra fredda tra il pilota di Tavullia e quello di Cervera. Ebbene, a domanda se questi screzi di lungo corso con Rossi possano essere archiviati, Marquez ha liquidato così la questione su DAZN:
“Quando una cosa non dipende solo da te, non puoi farci più di tanto. Perciò non mi interessa”.
Una sentenza tombale sulla possibilità di fare un passo avanti nei confronti del rivale, il quale a sua volta ha fatto capire in precedenza di non avere anch’egli l’interesse per chiudere ogni divergenza. E questo nonostante anche figure apicali come il team manager di Ducati Davide Tardozzi abbiano invitato i due a piantarla una volta per tutte.
Ma Marquez ammette: “Difficile eguagliare le 89 vittorie di Rossi”
Anzi, Marquez sempre a DAZN ha anche specificato di non aver mai guardato al numero di vittorie delle leggende che lo hanno preceduto, da Agostini sino alla nemesi Valentino, pur ammettendo che gli 89 successi di Rossi in MotoGP siano difficili da eguagliare (in questo momento lo spagnolo è a quota 69 grazie al recente trionfo sulla pista ormai di casa sua del Sachsenring, pareggiando con Agostini negli albi d’oro. Ma se continua così e conserva questo stato di forma…).
Marquez incorona Pedrosa
Una ulteriore anche se implicita stoccata al rivale di Tavullia Marquez l’ha poi riservata parlando di chi, a suo dire, è stato il suo più grande avversario in pista. E a DAZN non ha avuto dubbi nell’indicare la figura di Dani Pedrosa, pur non potendo vantare nessun titolo nella classe regina.
“Da lui ho imparato molto – ha sostenuto il Ducati – perché è stato mio compagno di squadra e mi ha insegnato più cose di tutti su come vada guidata una MotoGP“. Tant’è che, ha aggiunto, sta provando a guidare “come lui, ma con maggiore forza e aggressività”.
E Tardozzi si augura che Marquez resti a vita in Ducati
Forza e aggressività che stanno ripagando, in una stagione nel team ufficiale Ducati sontuosa per l’iberico, arrivato a 17 successi in 22 gare nel 2025. E lo stesso Tardozzi ad AS si è spinto ad augurarsi una permanenza a vita di Marquez a Borgo Panigale.
“Lui può ancora darci molto, è uno dei cinque migliori piloti di tutti i tempi”, anche se il manager ha specificato che il povero Bagnaia, in netta difficoltà quest’anno, possa ancora batterlo (“E noi dobbiamo trovare un modo per riportarlo a suoi livelli migliori, perché sappiamo che può fare molto più di così”, ha concluso Tardozzi a proposito di Pecco).