Giocatori e tifosi bianconeri ci sono abituati, quando la Juventus vince – e accade spesso – l’accusa di aver ricevuto favori dagli arbitri è sempre dietro l’angolo. Succede di continuo in Italia, ma anche all’estero c’è stato chi ha accusato i bianconeri di aver goduto di direzioni di gara benevole. L’ultima polemica a riguardo nasce in Portogallo, dove un paio di ex giocatori del Porto hanno riaperto una vecchia ferita riguardante la finale di Coppa della Coppe perse dai Dragoes contro la Juventus nel 1984. Intervistati dal portale lusitano Maisfutebol, gli ex giocatori Jaime Magalhães e Eduardo Luíz sono tornati a parlare di quell’incontro spiegando che “quella finale non l’avremmo mai vinto perché l’arbitro non ce l’avrebbe consentito”.
EPISODIO CHIAVE. L’episodio che all’epoca scatenò le proteste del Porto riguarda la rete decisiva del 2-1 segnato da Zibi Boniek dopo quello che i lusitani ritengono essere un netto fallo ai danni del suo marcatore, Joao Pinto. “Boniek travolse tutti senza che l’arbitro – il tedesco Adolf Prokop – intervenisse”.
LE ACCUSE. “Anche se avessimo segnato il 2-2 – hanno poi aggiunto i due portoghesi – dopo sarebbe successo qualcosa a favore della Juve. Siamo stati danneggiati da un arbitraggio parziale, che ha protetto la Juve”. E ancora: “Tutto era preparato perché la Juventus fosse campione. Il loro potere era superiore ed è per questo che hanno vinto”. Accuse pesanti, dunque, che tornano dopo ben 35 anni di distanza, a dimostrazione del fatto che il Porto non ha ancora digerito quella sconfitta.