Virgilio Sport

L'aneddoto di Vialli sulla finale: "Dovetti correre in bagno"

Gianluca Vialli ha ricordato la finale di Coppa Italia del 1988, Torino-Sampdoria: "L'arbitro mi diete 5' e poi mi chiese 'Fatta tutta?'".

Pubblicato:

L'aneddoto di Vialli sulla finale: "Dovetti correre in bagno" Fonte: Getty Images

La Sampdoria ha vinto nel 1988 la seconda Coppa Italia della sua storia. Avversaria nella doppia finale fu un Torino mai domo che, nonostante il 2-0 patito nel match d’andata, al ritorno trovò la forza per recuperare lo svantaggio, prima di arrendersi solo ai supplementari ad un goal di Salsano.

Tra le stelle di quella Samp c’era anche Gianluca Vialli che, nel corso di una diretta sulla pagina Facebook di AISLA Onlus, ha raccontato un aneddoto molto particolare legato proprio a quella semifinale di ritorno. “A proposito di non mollare… io una volta ho mollato. E’ una cosa realmente accaduta, quindi non me ne devo vergognare. Era una finale di Coppa Italia, Torino-Sampdoria, si giocava la partita di ritorno e all’andata avevamo vinto 2-0. Era una serata ventosa e piovosa ed io non so se avevo mangiato qualcosa di sbagliato, fatto sta che ho giocato tutta la partita con un mal di pancia incredibile. Avevo la necessità di andare in bagno, ma ho resistito fino al 90’, solo che il Torino era avanti 2-0 e quindi siamo andati ai supplementari”.

Il forte mal di pancia ha costretto Vialli ad una ’sosta forzata’. “Ho chiesto all’arbitro Agnolin se mi dava 5’ per andare in bagno e lui mi ha detto ‘5’ te li do, vai…’. Ho iniziato a correre, accompagnato dal magazziniere, ma a Torino una volta bisognava entrare nel sottopassaggio e fare cento metri per arrivare allo spogliatoio. Era veramente un percorso lunghissimo. Finalmente sono arrivato, ho fatto quello che dovevo fare, ma non stavo benissimo. Il magazziniere mi disse che era tardi, ma io risposi che non ce la facevo. C’erano due ragazzi infortunati sul lettino, Briegel e Luca Pellegrini, che mi dissero ‘Dai Luca, abbiamo bisogno di te!’. Allora do un’ultima botta, mi alzo e scappo fuori”.

Se il percorso per arrivare negli spogliatoi è stato lungo, anche quello per il ritorno in campo non si preannunciava ovviamente breve. “Eravamo in ritardo e allora il magazziniere mi ha fatto passare per il parcheggio, siamo saliti per andare in tribuna e da lì siamo scesi fino in mezzo ai tifosi fino ad un cancello dietro alla panchina di cui lui aveva le chiavi. Mentre scendevo sono scivolato e mi sono praticamente sdraiato su uno scalino e un tifoso del Torino mi ha visto e mi ha detto ‘Non dovresti essere in campo?’. Mi sono sempre chiesto cosa gli sia passato in testa nel vedere il centravanti avversario vicino a lui”.

Alla fine, l’ex bomber blucerchiato non solo è riuscito a riprendere il posto in campo, ma ha evidentemente anche imparato una lezione. “Sono arrivato in campo e l’arbitro mi ha detto ha chiesto ‘L’hai fatta tutta? Allora possiamo ricominciare’. Lì ho capito il significato di un vecchio detto: l’uomo che c**a non è mai morto”.

Tags:

Leggi anche:

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi

SPORT TREND

Liberati dell'amianto in modo sicuro

Caricamento contenuti...