In una gara esemplare, che ha dimostrato quanto Lionel Scaloni non possa fare a meno di Lautaro Martinez in quest’Argentina , il Toro si è sciolto in lacrime. In un pianto discreto, in panchina all’uscita dal campo accanto al ct argentino. Uno sfogo, un’emozione per nulla da poco catturata dalla potenza di un’immagine prepotente che le telecamere hanno restituito senza filtri aggiuntivi per spiegare quanto avesse peso, nell’economica della carriera in Nazionale di Lautaro Martinez, questa partita.
Lautaro Martinez faro dell’Argentina
Nella gara vinta contro l’Uruguay, il Toro è partito titolare nell’Argentina che è stata cosa di Lionel Messi e prima ancora di Diego Armando Maradona trovando il gol al 62′, per poi uscire quattro minuti dopo. Da quel punto di osservazione privilegiato, Martinez si è abbandonato alle sensazioni accumulate e non ha trattenuto nulla:
“Ho pensato alla mia famiglia, che oggi era presente allo stadio, per questo mi sono commosso. Questo è sacrificio, lasciando da parte molte cose. La mia famiglia è sempre con me e le sarò grato per tutta la vita”, ha spiegato il giocatore al termine della gara. “La Coppa America ci ha dato molta forza per continuare a crescere e proseguire sulla strada che abbiamo iniziato, quella della pazienza, quella del gioco, quella dell’essere protagonisti. Penso che in tutti i campi in cui giochiamo cercheremo di farlo”.
L’emozione di Lautaro Martinez: perché ha pianto
Dichiarazioni che sono seguite a una standing ovation per il Toro da parte del pubblico dei tifosi, che hanno gratificato così l’attaccante, il quale anche per questa stagione ha scelto di rimanere a Milano, all’Inter dopo un’estate incerta giocata sul sottile filo della partenza e della grande opportunità del Barcellona.
Non è lì, a quanto pare, che Lautaro vede il suo futuro e con lui quello della sua famiglia: per ora ha scelto di rimanere a Milano e di conquistarsi la sua fetta di notorietà con la maglia dell’Argentina. Almeno fino a quando gli sarà possibile o non si presterà a una nuova interpretazione l’offerta giusta per l’attaccante argentino nella nuova Inter di Simone Inzaghi e in questa fase di austerity.
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