A Il Messaggero, Lucas Leiva ha parlato del problema al cuore che lo ha costretto al ritiro: “Ho avuto questa sorpresa, non potrò più giocare, ma almeno di salute sto bene. Avevo la missione di aiutare la mia squadra del cuore, il Gremio, a tornare nel Brasileirao e ci sono riuscito. Quest’anno volevo dare il massimo perché abbiamo un gruppo forte, ma non potrò. Provo a vedere il lato positivo perché poteva andare peggio. Se non avessi saputo del problema sarei potuto morire in campo. La salute viene prima di tutto e sono felice di stare vicino alla famiglia e agli amici”.
Sul Futuro, Leiva ha ammesso: “Sto parlando col Gremio, ma mi sto anche godendo un po’ di riposo. Sicuramente mi piace molto la gestione nel calcio e magari farò qualcosa del genere”.
La Lazio intanto resta sempre nei pensieri di Leiva: “Certamente la seguo. Sta andando molto bene in campionato, a parte qualche momento difficile. Poi sicuramente la vittoria del derby darà uno stimolo in più per la corsa Champions, che so bene essere un obiettivo fisso. È una squadra. In fase di formazione. Ci vuole tempo per capire cosa chiede Sarri, ma i risultati stanno arrivando. Zaccagni può fare ancora di più. Milinkovic continua a dimostrare tutto il suo valore. Lazzari sta giocando meno, ma dà tanto in fase offensiva. Di Marusic ti puoi sempre fidare. Poi c’è Pedro, giocatore straordinario, e Felipe Anderson che è stato fondamentale senza Immobile. Cosa è per me la Lazio? Sono arrivato in una società che mi ha dato tanto, così come i tifosi. Abbiamo vinto tre trofei, ci siamo qualificati in Champions e senza Covid potevamo vincere lo scudetto nel 2020. Roma è una città speciale e di sicuro ci tornerò spesso”.