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Le dimensioni del campo da calcio: storia e misure del terreno di gioco

Le misure di un campo da calcio, sebbene si possa ritenere il contrario, non sono univoche: l’Ifab ha stabilito dei parametri minimi e massimi entro i quali disputare i match

Pubblicato:

Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Le dimensioni del campo da calcio: storia e misure del terreno di gioco Fonte: Getty

Un colpo d’occhio sempre eccezionale. Il campo da calcio che sia in un piccolo stadio di periferia o in uno dei contesti più belli e storici del mondo del pallone, il fascino rimane immutato. Una distesa verde che aspetta solo di essere calpestata con un pallone attaccato al piede. Al contrario di quanto si possa pensare, però, le dimensioni di un terreno di gioco non sono tutte uguali.

Il campo da calcio: le regole Ifab

A stabilire le dimensioni e i parametri che rendono regolamentare un campo di calcio è l’Ifab (International Football Association Board), l’organo internazionale che scrive, modifica e approva tutte le regole del mondo del calcio.

La prima cosa che viene stabilita che un campo di calcio deve essere rettangolare e contrassegnato da linee continue. La grandezza del campo da calcio viene stabilità secondo parametri che possiamo definire come di “minimo e massimo”.

Dunque la lunghezza (linea di touche) può variare da un minimo di 90 metri ad un massimo di 120 metri, mentre la larghezza (linea di porta) può andare da un minimo di 45 metri metri ad un massimo di 90. Parametri che a prima vista possono essere considerati poco rigidi ma che sono stati resi così “aperti” per consentire lo svolgimento delle gare di calcio anche in situazioni particolari.

Realizzare un campo da calcio ex novo può essere, infatti, un affare molto dispendioso e, per permettere lo svolgimento di gara anche in piccoli centri, l’Ifab ha concesso grande elasticità sul fronte del terreno di gioco per rendere lo sport del calcio più democratico possibile.

Le misure del campo per le partite internazionali

Discorso diverso invece quando andiamo ad osservare le gare internazionali, in questo caso le regole da osservare sono decisamente più rigide. Una scelta questa ben precisa per permettere a tutte le squadre di poter giocare sempre nelle stesse condizioni e dunque non influenzare il match con un terreno di gioco che possa rappresentare un vantaggio per la squadra di casa.

Per quanto riguarda le gare internazionali, la lunghezza minima di un campo da calcio è di 100 metri mentre quella massima di 110 metri. Per quanto riguarda la larghezza invece si va da un minimo di 64 metri ad un massimo di 75 metri.

Fonte:

Il campo da gioco dello stadio Meazza di San Siro

Le demarcazioni interne del terreno di gioco

Se il campo da calcio nella sua interezza può avere dimensioni diverse a seconda dello stadio che lo ospita, il discorso è invece molto diverso e decisamente più rigido per quanto riguarda le aree interne.

Il campo è segnato con delle linee di demarcazione che dividono le varie aree di gioco, troviamo quindi: l’area di rigore, l’area di porta, le linee laterali, la linea di fondo, la linea di metà campo, il cerchio di centrocampo e le lunette delle aree di rigore.

La larghezza delle linee di demarcazioni deve essere uguale per tutti e non superare i 12 centimetri, mentre quelle delle linea di porta deve essere uguale alla dimensione dei pali e della traversa.

Quanto misura l’area di rigore

Intorno alle due porte che rappresentano l’obiettivo da raggiungere per le due squadre sorgono le due aree di rigore: partendo dalla linea di porta l’area di rigore ha un’estensione di 16,50 metri ad unirle c’è una linea laterale che misura 40,32 metri.

All’interno dell’area di rigore e a una distanza di 10,98/11 metri dalla porta viene disegnato un cerchio, chiamato punto del calcio di rigore o dischetto.

All’esterno dell’area di rigore nella parte centrale che va verso il centro del campo viene invece disegnato un arco, chiamato lunetta con un raggio di 9,15 metri dal dischetto del calcio di rigore.

Le dimensioni dell’area di porta

All’interno dell’area di rigore troviamo anche un area, sempre rettangolare ma molto più piccola che si chiama area di porta o area piccola.

Anche questa viene disegnata a partire dalla linea di fondo con due linee perpendicolari che distano 5,50 metri dalla base dei pali e che sono unite da una linea orizzonte di 18,32 metri. All’interno di tale rettangolo di gioco viene posizionato il pallone per effettuare il calcio di rinvio o rimessa dal fondo.

Le dimensioni dell’area tecnica

Nel corso degli ultimi anni è stata regolamentata un’altra zona di campo che nasce al di fuori del rettangolo di gioco e che prende il nome di area tecnica.

Si tratta di rettangoli destinati agli allenatori e ai membri della panchina, le dimensioni della stessa non sono regolamentate se non dal fatto che si possono estendere ad un metro dalla fine dell’area di seduta designata e fino a un metro dalla linea laterale.

Fonte: Europa Press Sports

Il Camp Nou di Barcellona fino al 1998 aveva una dimensione del campo di 110×72 metri

La misura delle porte e delle bandierine

Le dimensioni delle porte sono uguali per tutte e sono lunghe circa 7,32 metri e alte 2,44 metri (con misure prese all’interno dei pali). Pali e traverse devono essere di colore bianco e non possono superare la misura di 12 centimetri.

A delimitare il campo negli angoli troviamo anche le bandierine che indicano il punto da cui parte un semicerchio all’interno del quale viene posto il pallone per la battuta dei calci d’angolo o corner.

Le bandierine sono obbligatorie e devono avere una dimensione di 1,50 metri. Il cerchio di centrocampo ha come centro il punto centrale che viene utilizzato per battere il calcio di inizio e deve avere un raggio di 9,15. Il dischetto centrale viene attraversato da una linea continua chiamata linea mediana.

I materiali usati per il terreno di gioco

L’immagine per eccellenza del campo da calcio è quella verde che lascia già immaginare il profumo dell’erba. Ed è proprio l’erba ad essere il materiale maggiormente utilizzato per la realizzazioni dei terreni da gioco per il calcio.

L’erba naturale è ancora la principale protagonista ed anche in questo caso ci sono delle regole da seguire con la lunghezza tipica dell’erba che rimane tra i 25 e i 30 millimetri.

L’erba viene spesso tagliata da un lato all’altro creando delle strisce verticali sul campo che aiutano gli assistenti dell’arbitro nell’individuazione del fuorigioco.

Altrettanto noti e conosciuti sono i terreni di gioco in terra battuta che sono diventati un simbolo del calcio di periferia. Laddove i costi per una corretta manutenzione di un campo in erba sarebbero diventati troppi importanti, si gioca dunque sulla polverosa terra battuta.

Nel corso degli ultimi anni è però sempre più comune trovare terreno di gioco in erba sintetica. Una soluzione che permette di avere un campo sempre in ottime condizioni nonostante condizioni climatiche più complicate. Se l’impatto visivo è lo stesso, i campi in erba sintetica forniscono un feeling decisamente diverso agli attori in campo, per la tenuta, la minore o maggiore scivolosità e cosa ancora più importante il rimbalzo del pallone.

Come si determina la praticabilità del campo

Il terreno di gioco viene valutato dall’arbitro prima di ogni partita per capire se ci sono le condizioni per disputare un match, la fase di verifica (quando necessaria) viene effettuata alla presenza dei capitani delle due squadre

  • quando sul terreno di gioco è presente neve oppure fango che possono pregiudicare il rimbalzo del pallone;
  • quando sul terreno di gioco c’è ghiaccio che può rendere pericoloso il gioco;
  • quando dopo una forte pioggia si sono formate pozzanghere che non consentono il regolare svolgimento del match;
  • in caso di vento forte e intenso che possa influire sul movimento del pallone;
  • in caso di nebbia o oscurità che precluda la vista delle porte dalla parte opposta del campo.
Fonte: Getty Images

Il campo da calcio dello stadio Diego Armando Maradona, a Napoli

Le dimensioni dei campi della serie A

Anche in serie A i campi da calcio non sono tutti uguali anche se le misure possono sembrare standard. La maggioranza dei campi da calcio è infatti compresa nel canonico 105×68 metri, ci sono però alcune eccezioni come lo stadio Diego Armando Maradona che ha una misura di 110×68 metri, mentre troviamo anche dei campi più piccoli come il Picco di La Spezia (105×65) e quello di Cagliari (105×65).

Tra gli esempi anche internazionali di campi particolarmente fuori misura è celebre quello del Camp Nou che fino al 1998 aveva un rettangolo di gioco da 110×72 metri (ora invece adeguato a 105×68).

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